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In-Giustizia - La Parola al Popolo !

ANSA: ULTIME NEWS CRONACA

ULTIME NEWS CRONACA

    • 00:40
    • 18 GIU

    Papa,preti pastori,aperti a quartieri

    A convegno diocesi di Roma,non stiano a 'pettinare' unica pecora
    • 00:21
    • 18 GIU

    Csm, procedura incompatibilita' pm Bari

    Digeronimo firmo' esposto su amicizia gup-sorella di Vendola
    • 00:16
    • 18 GIU

    Tenta di evadere in autostrada,ripreso

    Detenuto tunisino rientrava in carcere,fuggito durante sosta
    • 00:05
    • 18 GIU

    Annega in Calabria,intorno indifferenza

    Poco prima analoghe circostanze a Formia, morta donna russa
    • 20:45
    • 17 GIU

    Mai pagata l'acqua, arrivano i contatori

    Commissario, da anni nessuno e' collegato alla rete pubblica
    • 20:45
    • 17 GIU

    Ilva: Usb, due operai accusano malori

    In seguito al blocco di un locomotore su cui stavano lavorando
    • 19:58
    • 17 GIU

    Giovane straniero annega in Calabria

    Era marocchino e aveva 19 anni, lavorava in un ristorante
    • 19:47
    • 17 GIU

    Due accoltellati in agguato a Napoli

    Agguato al rione sanita', alla base dissapori con altra famiglia
    • 19:41
    • 17 GIU

    Cittadinanza: Zaia, si' se scolarizzati

    No ius soli 'puro'. Lega? Difende istanze gente e questa lo e'
    • 19:30
    • 17 GIU

    G8, Bertolaso: mai preso tangenti

    Ex capo P.Civile a Gup: a Salaria Village no rapporti sessuali
    • 19:15
    • 17 GIU

    Papa' faceva abusare dei figli, arresti

    In manette anche due amici dell'uomo, filmati gli incontri
    • 19:13
    • 17 GIU

    Albanese massacrata, convalidato fermo

    Udienza in carcere. Emerson Esposito conferma versione dei fatti
    • 18:48
    • 17 GIU

    Gip conferma sequestro area Isochimica

    Per cubi di amianto abbandonati dentro e fuori azienda dismessa
    • 17:55
    • 17 GIU

    Formia, corpo in spiaggia: indifferenza

    Russa muore per malore nuotando, gente continua sue attivita'
    • 17:53
    • 17 GIU

    Attentato Brindisi,domani forse sentenza

    Prevista arringa del difensore di Vantaggiato
    • 17:51
    • 17 GIU

    Detenuti si riscattano, lavorando l'orto

    Assessorato firma protocollo,a lavoro 8 detenuti anche capi clan 

L’ABUSO DI UFFICIO ED IL RIFIUTO DI ATTI DI UFFICIO

L’abuso d’ufficio ed il rifiuto di atti di ufficio sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali o dagli incaricati di un Pubblico servizio. 

L’abuso d’ufficio, disciplinato dall’art. 323 c.p., si verifica quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, approfittando della posizione rivestita, procura, volontariamente, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale, oppure arreca ad altri un danno ingiusto. 

L’abuso, inoltre, deve consistere nella violazione di norme di legge o di regolamento, o nella violazione dell’obbligo di astensione di chi abbia nella vicenda un interesse proprio o di un prossimo congiunto.

Pertanto, affinchè si configuri tale reato è necessario che siano presenti le seguenti condizioni: 1. l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto; 2. la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti; 3. la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto. 

Il rifiuto di atti d’ufficio, disciplinato dall’art. 328 c.p., si verifica invece quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, si rifiuta consapevolmente di adottare un atto che, per ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica o di sanità, deve essere compiuto senza ritardo; si verifica, inoltre, quando il Pubblico Ufficiale o l’incaricato di Pubblico servizio non compie un atto richiestogli, entro 30 giorni, ovvero non espone le ragioni del ritardo.

Dunque, pur trattandosi in entrambi i casi di delitti che possono essere commessi solo dal Pubblico Ufficiale o dall’incaricato di un Pubblico servizio (c.d. delitti propri), le differenze consistono nel fatto che mentre con l’abuso d’ufficio il reo approfitta della sua qualità e compie un atto procurando, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale o un danno ingiusto, con il rifiuto di atti d’ufficio il reo si rifiuta di compiere un atto dovuto. 

Fonte: http://www.studio-avvocato-penale.it/

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DIFFERENZA TRA CORRUZIONE E CONCUSSIONE

La corruzione e la concussione sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali (Art. 357 c.p.) o dagli Incaricati di un pubblico servizio (art. 358 c.p.).

In alcuni casi vi è la cooperazione di un soggetto privato (corruzione), in altri vi è la cooptazione della volontà di quest'ultimo (concussione).

Nello specifico, la concussione è disciplinata dall' Art. 317 c.p. ed è commessa dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità.

La corruzione, invece, è il delitto commesso dal pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio (cfr. Art. 318 c.p.), o per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio (cfr. Art. 319 c.p.), riceve, per se' o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa.

Come si vede, dunque, mentre nella concussione il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, abusando della sua qualità, costringe qualcuno a dare o promettere una qualche utilità, nella corruzione il soggetto privato è d'accordo con il pubblico ufficiale nel dargli o promettergli denaro o altra utilità affinché quest'ultimo compia un atto del suo ufficio o un atto contrario ai doveri d'ufficio.

Questa differenza sostanziale tra concussione e corruzione, poi, comporta che il Legislatore ha previsto la punizione anche per il corruttore (cfr. Art. 321 c.p.) e per l'istigatore alla corruzione (cfr. Art. 322 c.p.), cioè del privato che dà, offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio.

Altra differenza, infine, è che la persona incaricata di un pubblico servizio risponde penalmente della corruzione per atti del suo ufficio solo se ricopre la qualità di pubblico impiegato (cfr. Art. 320 c.p.), mentre il pubblico ufficiale ne risponde in ogni caso.

Fonte: http://www.studio-avvocato-penale.it/

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Scandalo in Procura. Il Procuratore Capo archivia le denunce contro le banche

Il Procuratore Capo della Repubblica di un Tribunale Italiano archivia le denunce contro le banche, iscrivendole a “modello 45” delle notizie insensate. Una vittima bancaria denuncia i fatti e il Procuratore Generale avoca il fascicolo. Ora si farà chiarezza.  
Ecco il documento.
Sapete in che cosa consiste il così detto “modello 45″? 
Ecco  che cos'è e a  cosa serve
Emidio Orsini di “Delitto Usura” ci da notizia che proprio a causa di queste archiviazioni de plano, una persona ha scritto una lettera dicendo che per lui non c’erano più speranze, solo il suicidio poteva essere risolutivo. Immediatamente sono state fatte tutte le procedure del caso per evitare l’ennesima morte. 
Ecco la lettera devastante, il grido straziante della disperazione di chi non trova conforto nelle Istituzioni, nella Giustizia. 

Fonte: LiberoReporter

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Oriana Fallaci: l'Italia che vorrei !


PAPA: INCONTRO CON NAPOLITANO

«Il popolo italiano cresca nella giustizia e nella pace».
Signor Presidente della Repubblica, 
desidero ringraziaLa vivamente per questa Sua gradita visita, che mi offre l’opportunità di rivolgere il mio più cordiale saluto a Lei e all'intero Popolo italiano, i cui rappresentanti L’hanno recentemente eletta per un nuovo mandato alla più alta carica dello Stato. Estendo poi il mio saluto e il mio ringraziamento a tutti i Membri della distinta Delegazione che L’accompagna. 

Fonte: l'Avvenire - Articolo Completo

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Presentazione del Comitato "Altra Proposta"

Giustizia Giusta !
Comitato “Altra Proposta”
Gli ultimi anni della storia della magistratura sono stati caratterizzati da una sempre crescente disaffezione dei magistrati per ogni attività e partecipazione collettiva, a causa della perdita della concreta capacità di rappresentanza da parte dell’A.N.M. e della crisi di credibilità dell’autogoverno.
Da tempo siamo convinti che questa deriva sia dovuta, principalmente se non esclusivamente, alla decisiva influenza che le correnti hanno nella selezione dei rappresentanti dell’A.N.M. e nella vita dell’associazione, nonché, soprattutto, sull’operare del C.S.M. e degli altri organi di autogoverno, per il condizionamento che esse esercitano, secondo strettissime logiche di appartenenza, su ogni scelta di  autogoverno della magistratura, a cominciare dalla selezione dei magistrati dirigenti.
Questa realtà è oggi nota a tutti anche a causa della recente involontaria diffusione di comunicazioni dalle quali chiaramente emerge come, da un lato, magistrati operanti in una corrente si rivolgono a componenti del C.S.M. appartenenti al loro gruppo per segnalare le “doti” di un candidato, tra le stesse includendo l’appartenenza di quest’ultimo allo stesso gruppo, e come, dall'altro lato, i componenti dell’organo istituzionale considerino nella loro scelta anche l’opportunità politica di sostenere, per l’attribuzione dell’incarico, il concorrente espressione della medesima area politico-associativa.
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