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Il Punto della Settimana

Il Punto della Settimana.

LA RASSEGNA SETTIMANALE

12 Luglio, 2025

L’intoccabile von der Leyen si salva ancora: mentre il Parlamento europeo discuteva la mozione di sfiducia, la serafica Ursula faceva la sua passerella a Roma, ospite alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. Finito il business dei vaccini, ora la presidente della Commissione Ue ha le mani in pasta in quello altrettanto redditizio delle armi da guerra. Si parla di affari, ma non di pace, che non conviene ai signori della guerra. E intanto che le bombe esplodono in giro per il mondo, nelle nostre città congestionate e sovrappopolate esplodono infrastrutture che erano già state segnalate. “State tranquilli”, dicevano. Buona lettura.

 

PRIMO PIANO

Pfizergate e altri dissidi: von der Leyen si salva per questa volta

di Gabriella De Rosa

Si è conclusa con un nulla di fatto la mozione di sfiducia a Ursula von der Leyen.

Come si prospettava, la mozione non è stata approvata, respinta con 360 voti contro e solo 175 voti a favore, 18 gli astenuti.

In ogni caso però rappresenta una fiducia traballante da parte dei partiti che hanno espresso il loro disappunto nei confronti di Ursula von der Leyen.


Anche se non è stato questo il momento del crollo decisivo della presidente tedesca, è un chiaro segnale che a livello politico qualcosa si è rotto in Europa. Continua a leggere >

Sullo stesso argomento

Gli scenari futuri dell’Ue e dell’Italia Byoblu Origini

 

POLITICA

Caso Almasri: Nordio sapeva. Le opposizioni chiedono le dimissioni

di Gabriella De Rosa

Nordio sapeva. Si è conclusa l’indagine del Tribunale dei ministri sulla mancata consegna del generale Almasri alla Corte penale internazionale da parte delle istituzioni italiane. Alla luce di quanto emerge dagli atti, le opposizioni chiedono le dimissioni del ministro della Giustizia. Riuniti in Senato i capigruppo di Pd, M5s, +Europa e Avs si sono scagliati contro Nordio per i fatti relativi allo scorso gennaio ed esigono un’informativa.


Secondo la ricostruzione del Tribunale dei Ministri, riportata dal Corriere della Sera, il guardasigilli sarebbe stato avvisato della detenzione di Almasri nell’immediato istante successivo all’arresto, smentendo la tesi sostenuta finora dal ministro. Continua a leggere >

 

CRONACA

Esplosione a Roma, un dramma all’italiana: “Ci avevano detto di stare tranquilli”

di Miriam Gualandi

Sono arrabbiati gli abitanti del quartiere Prenestino Labicano, quello che tocca il grande parco di Villa De Sanctis e che è stato vittima dell’esplosione di un distributore di Gpl la mattina dello scorso 4 luglio. Le cause sono ancora da chiarire e al vaglio della Procura ci sono anche le telecamere di videosorveglianza.


Si ipotizza un errore umano durante le fasi di scarico del gas. Intanto non ce l’ha fatta uno dei due feriti più gravi: si tratta di Claudio Ercoli, impegnato nei controlli sulla cisterna al momento della deflagrazione, che aveva riportato ustioni sul 55% del corpo. Continua a leggere >

Sullo stesso argomento

Esplosione a Roma, paura tra i residenti M. Gualandi

 

AFFARI DI GUERRA

Tutti a Roma per il grande business della ricostruzione in Ucraina

di Miriam Gualandi

C’è un gran viavai di colletti bianchi nella Capitale: giovedì 10 e venerdì 11 luglio si tiene infatti la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina presso l’avveniristica Nuvola di Fuksas all’Eur.

Ospite d’onore Volodymir Zelensky, rigorosamente in tenuta mimetica. Presenti anche Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Merz e il premier polacco Tusk più oltre 70 nazioni e oltre 40 organizzazioni internazionali pronte ad accaparrarsi un pezzetto del grande business che sarà la ricostruzione dell’Ucraina.


Si parla di ricostruzione, ma non più di pace: le trattative sono apparentemente in stallo, i combattimenti si intensificano e persino Donald Trump sembra sempre più pronto a disimpegnare gli Stati Uniti da una guerra che il presidente non ha mai sentito propria. Continua a leggere >

 

ESTERI

Il piano israeliano per deportare i gazawi: Rafah sarà “città umanitaria”

di Gabriella De Rosa

Alla Casa Bianca c’è stato l’atteso incontro tra Trump e Netanyahu. I due hanno discusso ampiamente dell’accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il primo ministro israeliano ha anche colto l’occasione per annunciare la sua candidatura del presidente statunitense al Nobel per la pace, elogiando Trump per i suoi sforzi per “forgiare la pace in una regione dopo l’altra”.


Intanto, tra gli argomenti sul tavolo c’è anche il futuro della popolazione palestinese e i progetti in atto.  Continua a leggere >

Sullo stesso argomento

Il piano per svuotare Gaza di Usa, Uk e Israele M. Gualandi

 

ALTRE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO

www.studiostampa.com

Si continua a chiedere la costruzione di nuove Carceri, senza pensare che già esistono ma che nessuno prova a far assumere il personale necessario per gestirle !

In Italia, esistono diverse carceri costruite ma mai entrate in funzione o utilizzate in modo ridotto. Queste strutture, spesso definite "carceri fantasma", rappresentano uno spreco di risorse e un problema per l'amministrazione penitenziaria. 

Motivazioni e conseguenze:
  • Costruzioni e mancata apertura:
    Alcune carceri sono state completate ma mai aperte, altre sono state utilizzate solo parzialmente o sono state abbandonate. 
  • Inadeguatezza delle strutture:
    Molte carceri esistenti, soprattutto quelle più vecchie, non rispettano gli standard moderni in termini di spazi, illuminazione, aerazione, servizi igienici e spazi per le attività. 
  • Sovraffollamento:
    Nonostante le strutture inutilizzate, il sovraffollamento nelle carceri italiane è un problema significativo, che rende difficile il rispetto dei diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale. 
  • Spreco di risorse:
    La costruzione e il mantenimento di carceri inutilizzate comportano costi elevati per lo Stato, che potrebbero essere destinati a migliorare le strutture esistenti o a finanziare misure di prevenzione e riabilitazione. 
Esempi:
  • L'associazione Antigone ha segnalato la presenza di 38 istituti penitenziari "fantasma" in Italia, frutto di anni di mancata programmazione e di un'errata valutazione dei bisogni. 
  • Tra gli esempi, si citano carceri a Casamassima, Monopoli, Accadia, Bovino, Orsara, Francavilla, Galatina e altri. 
  • Alcune di queste strutture sono state oggetto di utilizzo improprio, come magazzini, depositi o alloggi di fortuna per persone senza fissa dimora. 
Possibili soluzioni:
  • Riqualificazione delle strutture esistenti:
    È necessario un piano di ammodernamento delle carceri più obsolete, per garantire standard minimi di vivibilità e per rispondere alle esigenze dei detenuti e del personale. 
  • Utilizzo delle strutture inutilizzate:
    Le carceri fantasma potrebbero essere utilizzate per altre funzioni, come centri di accoglienza per senza fissa dimora, centri di formazione professionale, o strutture per attività di reinserimento sociale. 
  • Investimenti nella prevenzione:
    È fondamentale investire in misure di prevenzione per ridurre il numero di reati e il ricorso alla carcerazione, come il potenziamento dei servizi sociali, il sostegno alle famiglie e la promozione di percorsi di inclusione.