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Dal 2010 mi batto per Lavoro e Pensioni !

Contratti di Lavoro, Pensioni e Giustizia !

Proposta G. Bertollini per Feriali e Festivi ! 

   1) Retribuzione oraria minima Nazionale €. 7,00. 
   2) Orario massimo giornaliero pari ad 8 ore. 
   3) Lavoro massimo settimanale 40 ore. 

Ogni infrazione deve prevedere: 

   1) Multe salatissime. 
   2) Sospensione dell’attività. 
   3) Ritiro Autorizzazioni - Chiusura definitiva. 

Libertà assoluta di orario di lavoro, ovviamente, non potendo superare l'orario massimo, andrà assunto il personale necessario a coprire i doppi o i tripli turni.

MAGICAMENTE FINIRANNO LE LOTTE PER IL LAVORO ! 

Pensioni a Quota 100 - Proposta G. Bertollini

Significa arrivare (per ottenere la pensione massima) a 100, sommando la propria età al numero di anni di versamenti, ad esempio: 
65 anni di età con 35 anni di contributi versati  (Totale 100) o 60 anni con 40 di contributi ecc. e si andrà in Pensione immediatamente a prescindere dall'età anagrafica.
Età massima per andare in pensione 66 anni, nel caso che al compimento dei 66 anni non si raggiungesse la Quota 100, si andrà comunque in pensione con una riduzione, sulla massima cifra prevista, del 3% per ogni anno mancante a fare 100, ad esempio: 
66 anni con 30 di contributi versati (Totale 96) daranno una pensione ridotta del 12% (3% x 4 anni mancanti) o con soli 24 anni di contributi (Totale 90) si avrà una pensione decurtata del 30% (3% per 10 anni mancanti).

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Una proposta semplice, concreta e fattibile !

Pensioni secondo me. 
Totale 100 tra età e anni di contributi...pensione piena ed immediata a prescindere dall'età anagrafica. 
Pensionamento per tutti a 66 anni con detrazione del 3% per ogni anno mancante per fare 100. 
Anticipo pensionamento da concordare per i lavori usuranti. 
di Giancarlo Bertollini

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Presentazione del Comitato "Altra Proposta"

Giustizia Giusta !
Comitato “Altra Proposta”
Gli ultimi anni della storia della magistratura sono stati caratterizzati da una sempre crescente disaffezione dei magistrati per ogni attività e partecipazione collettiva, a causa della perdita della concreta capacità di rappresentanza da parte dell’A.N.M. e della crisi di credibilità dell’autogoverno.
Da tempo siamo convinti che questa deriva sia dovuta, principalmente se non esclusivamente, alla decisiva influenza che le correnti hanno nella selezione dei rappresentanti dell’A.N.M. e nella vita dell’associazione, nonché, soprattutto, sull’operare del C.S.M. e degli altri organi di autogoverno, per il condizionamento che esse esercitano, secondo strettissime logiche di appartenenza, su ogni scelta di  autogoverno della magistratura, a cominciare dalla selezione dei magistrati dirigenti.
Questa realtà è oggi nota a tutti anche a causa della recente involontaria diffusione di comunicazioni dalle quali chiaramente emerge come, da un lato, magistrati operanti in una corrente si rivolgono a componenti del C.S.M. appartenenti al loro gruppo per segnalare le “doti” di un candidato, tra le stesse includendo l’appartenenza di quest’ultimo allo stesso gruppo, e come, dall'altro lato, i componenti dell’organo istituzionale considerino nella loro scelta anche l’opportunità politica di sostenere, per l’attribuzione dell’incarico, il concorrente espressione della medesima area politico-associativa.
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