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Considerazioni sull'Educazione

Tristezza, quando trovo gente che viene a scrivere parole offensive sui post che pubblico sulle mie pagine social, senza motivo, se non quello di ''sparare'' certezze, invece di coltivare il Dubbio.

Non vado mai a criticare o ad offendere sulle pagine di altri e credo che dovrebbe essere la base dell'educazione 😥

Fortunatamente ho alcune migliaia di persone che mi seguono e che ringrazio per la cortesia e la simpatia, ne sono onorato.

Per rispetto di queste persone e per il rispetto che devo a me stesso, ogni tanto ''alleggerisco'' i miei contatti, bloccando qualche indesiderato.

Mille Grazie per la cortese attenzione!

Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale


Osservatorio cronisti minacciati, ODG e FNSI: “Urgente introdurre aggravanti per reati contro i giornalisti”

Il recente attentato a Sigfrido Ranucci, le violenze in piazza a Udine contro i cronisti, l’assoluzione di Mimmo Rubio dalla querela temeraria di un senatore. Sono solo gli ultimi episodi che descrivono il preoccupante quadro contro la sicurezza dei giornalisti che Ordine nazionale dei Giornalisti e Federazione Nazionale Stampa Italiana  hanno rappresentato congiuntamente al tavolo dell’Osservatorio cronisti minacciati presso il ministro dell’Interno.

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Appello dei giornalisti italiani: “La stampa internazionale entri a Gaza!”. Presentato il documento nella sede della Stampa estera a Roma

“Chiediamo al governo italiano e alla Commissione europea di esercitare una pressione reale e immediata sul governo di Israele affinché vengano revocati, senza ulteriori indugi, il blocco imposto all’ingresso dei giornalisti internazionali nella Striscia di Gaza e le restrizioni alla stampa nei territori palestinesi occupati in Cisgiordania e a Gerusalemme Est”. Lo si legge nell’appello promosso dal Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, Federazione nazionale della Stampa italiana e Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, presentato nella sede dell’Associazione Stampa Estera, a Roma.

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A Gorizia un convegno su passato, presente e futuro a 25 anni dalla legge sulla tutela delle minoranze linguistiche


Perché, ad oltre 25 anni dalla legge che tutela le minoranze linguistiche storiche, la maggior parte di queste non dispongono ancora di spazi informativi pubblici nella loro lingua? Come mai in RAI esistono telegiornali e radiogiornali solo per alcune comunità linguistiche, ma non per altre? Per quale motivo permangono ancora ritardi tecnologici che impediscono la fruizione di questi contenuti in DAB o in HD? A chi spetta garantire un’offerta di valore, plurale ed affidabile per tutte le 12 realtà linguistiche riconosciute in Italia? Alla Rai? Allo Stato? Alle Regioni?
Se ne discuterà presso la Sala consiliare del Palazzo dei Tre Portoni (in via Corso Italia, n. 55 a Gorizia), venerdì 14 novembre, dalle ore 15.00 alle ore 18.30 e sabato 15 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00 all’interno del convegno dal titolo Passato, presente e futuro a 25 anni dalla legge n. 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Mass media, servizio pubblico radiotelevisivo, proposte editoriali e tecniche.

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“L’intelligenza artificiale non può sostituire il giornalista”, a Glocal le nuove norme della professione
 

Deontologia e IA alla XIV edizione del Festival di Varese                                                      

La quattordicesima edizione del Festival Glocal si è aperta con un dibattito fondamentale per la professione giornalistica: il nuovo Codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti, entrato in vigore nel giugno 2025. All’incontro hanno partecipato Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, e Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, moderati da Alessandra Toni di Varesenews. Presenti all’apertura anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il vicesindaco di Varese Ivana Perusin e il presidente di Camera di Commercio Mauro Vitiello.

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Il Questionario di Agcom con la fondazione Murialdi   



Al via la IV edizione dell'Osservatorio sul giornalismo, realizzata dall'Agcom con la Fondazione Murialdi è possibile compilare il questionario online.
 
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LE RONDE

Molti anni fa, per strada spesso incontravi le "Ronde", una in particolare mi piaceva ed era quella Mista, composta da: 

    1) un Marinaio, 

    2) un Aviere, 

    3) un Militare, 

    4) un Carabiniere, 

il Carabiniere era al Comando, autorizzato alla richiesta di Documenti e dotato di ricetrasmittente. 

Ovviamente erano tutti equipaggiati con Pistola d'Ordinanza e Manganello. 

Se qualcuno disturbava la quiete pubblica o dimostrava di essere un elemento pericoloso per i Cittadini, il Manganello provvedeva immediatamente a ripristinare la calma ed eventualmente chiamare il "cellulare" per tradurre in cella i facinorosi.  

Chiediamo formalmente al nostro Governo di ripristinare questa giusta organizzazione con almeno una Ronda per Municipio e una per ogni Linea Metro con il supporto delle Pattuglie motorizzate delle Forze dell'Ordine. 

E' ora di riportare la gentaglia che infesta le nostre strade a più miti consigli. Grazie !

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Referendum: il Comitato per il SI

L’avv. Romolo Reboa e il prof. Fabio Verna, Vice-Presidenti Nazionali del Comitato per il SI al referendum della Giustizia, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a commento della presentazione del Comitato per il NO. 

I due Vicepresidenti, che operano con piena mutualità e con la super visione dell'avv. Carlo Scala dichiarano che il Comitato è stato costituito da due settimane per atto del Notaio ed annovera già subcomitati in diverse città italiane ed anche in alcune città estere dove risiedono rilevanti comunità di nostri connazionali.

Il progetto referendario verrà prossimamente presentato alla società civile, in quanto saranno i nostri concittadini i reali beneficiari di questo impegno referendario, anche superando le singole faziosità, che troppo spesso dividono il nostro Paese.

"L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) è un’associazione di diritto privato con sede all’interno della Suprema Corte di Cassazione. Non sappiamo in base a quale contratto e quale sia il corrispettivo per avere a disposizione tale privilegiata e prestigiosa location, ma riteniamo inappropriato che la stessa sia stata utilizzata per presentare il proprio progetto di un referendum per dire NO alla legge costituzionale in materia di giustizia approvata dal Parlamento.

La Suprema Corte di Cassazione è un luogo istituzionale, massima espressione del sistema giudiziario italiano, che ne assicura l’imparzialità attraverso il vaglio di legittimità.

L’utilizzo dell’edificio istituzionale per lanciare una tesi politica di parte dimostra come la scelta fatta dal Parlamento sia stata necessaria per riequibrare in senso democratico i poteri, nello spirito dei Padri Costituenti che volevano che la Magistratura fosse separata dal potere politico, ma non che fosse il terzo potere dello Stato, stabilmente contrapposto a chi governa perché eletto dal popolo". 

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