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Otto milioni di cartelle esattoriali travolgeranno famiglie e imprese, Riva Destra: “Fermate questa follia”.

Lo Stato invierà 8 milioni di cartelle esattoriali. La follia. L’ha annunciata il Presidente Ernesto Maria Ruffini in una videoconferenza con la commissione finanze e attività produttive della Camera dei Deputati: dal prossimo 1° giugno riprenderanno i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si stima che saranno circa 8 milioni gli atti che verranno notificati ai contribuenti. Ovvero gli accertamenti relativi soltanto all'Agenzia delle Entrate. Quindi, di fatto, saranno molti di più gli atti associati alla Riscossione. “Ora Basta! Fermiamo la “pandemia delle chiacchiere” del Governo giallorosso; con un “Condono Patriottico” per le cartelle sotto i 50 mila euro”. E’ la proposta di Riva Destra.
“Serve un provvedimento d’urgenza per bloccare questa follia – così come chiesto da Giorgia Meloni – per far ripartire l’Italia: servono soldi e non tasse e multe”.  Così in una nota congiunta, Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, Segretario e Vice Segretario nazionale di Riva Destra. Esprimono tutta la loro rabbia. “La follia del Governo Conte non si ferma e dal 1 di Giugno, partiranno controlli fiscali a tappeto a carico di famiglie e imprese. Famiglie e imprese già in forse difficoltà e sofferenza per l’emergenza Coronavirus”. 
“Ci affianchiamo alla richiesta di Fratelli d’Italia -leggiamo nella nota di Riva Destra- che chiede un intervento urgente. Per evitare e fermare il prima possibile una vera e proprio valanga che travolgerà famiglie e imprese. Fratelli d’Italia chiede al Governo di intervenire oggi stesso con un provvedimento d’urgenza per bloccare questa follia; visto che a Palazzo Chigi non mancano esperti e consulenti per riscriverlo. Lo facciano immediatamente”.
“Noi andiamo oltre e proponiamo un Condono Patriottico tombale, con anche degli interventi di saldo e stralcio per tutte le cartelle esattoriali sotto i 50 mila euro. Che si presuppone, siano tutte riconducibili alle famiglie e piccole imprese. Aiutiamo le famiglie e i lavoratori, dando sostegno e fiducia, i grandi evasori dell’Italia sono altri e lo Stato, sa bene dove cercarli e come colpirli”, concludono Schiuma e Bertoglio.

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MES: RIVA DESTRA, SOSTENIAMO SEN. DE BERTOLDI (FdI) SU MONETA FISCALE.

Nostra proposta a FdI: eurobond vincolati e coronabond in alternativa al MES, per intervenire sul debito e dare liquidità alle imprese.
Senatore Andrea De Bertoldi
ROMA, 17 apr - "Sosteniamo la proposta del Senatore Andrea De Bertoldi di una 'moneta fiscale' prima del MES, per dare liquidità immediata alle imprese. Il MES equivale infatti alla perdita di sovranità, alla dipendenza da un Board of Governors attualmente presieduto da Klaus Regling, ma di fatto affidato ad un Board of Directors, che in nome di una indipendenza operativa agisce senza un effettivo controllo da parte della politica, aprendo così la strada alla troika. D'altro canto ci sono soluzioni alternative all'utilizzo del MES e Riva Destra  ha messo a punto uno progetto economico articolato su più strumenti finanziari modulabili tra loro, che sottoporremo appunto De Bertoldi, che e' segretario della commissione Finanze e Tesoro al Senato".
Prof. Fabio Verna
Lo dichiara Fabio Verna, responsabile del Dipartimento Economia di Riva Destra Roma, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale del movimento federato a Fratelli d'Italia."Bisogna comunque intervenire -continua la nota- anche sul debito pubblico anche attivando eurobond vincolati nel loro utilizzo ad infrastrutture europee di interesse comune, e coronabond destinati in particolare a quelle nazioni che maggiormente hanno subito danni umani, sociali ed occupazionali. 
Sono incalcolabili -prosegue la nota- i danni economici che sta subendo l'Eurozona a causa del Covid19, ed è stato rilanciato l'iniziale accordo per un primo accesso ai fondi del MES, svincolato altresì dalla prevista ristrutturazione del nostro gravoso debito pubblico, opportunità valida solo per i fondi destinati a tutte quelle azioni a difesa dei danni socio-economici causati dalla pandemia mondiale, per un ammontare di circa €.36 miliardi.    
Massimiliano De Noia
Occorre liquidità immediata -hanno dichiarato poi i dirigenti nazionali pugliesi di Riva DestraMassimiliano De Noia e Tommaso Monterisi- alle imprese e ai professionisti: azzeramento dei debiti con lo Stato, esenzione totale del pagamento di tasse, imposte e tributi, stralcio delle cartelle esattoriali in scadenza nell'anno e garanzia pubblica per i canoni di locazione da Marzo sino a sei mesi dal cessare dell’emergenza. 
Tommaso Monterisi
Lo Stato -aggiungono De Noia e Monterisi- non può trasformarsi in usuraio nei confronti dei propri cittadini, a cui concedere prestiti per pagare proprio le tasse e i debiti con l’erario stesso: piuttosto si faccia garante del pagamento dei canoni di locazione di stabilimenti, locali ed appartamenti, utilizzati da imprenditori e professionisti per lo svolgimento della propria attività, rivedendo a ribasso la misura del canone che il codice civile consente di ridurre proprio nel caso in cui vi siano circostanze eccezionali ed imprevedibili che incidono sullo svolgimento dell’attività del conduttore. Servono risposte immediate -concludono De Noia e Monterisi- e interventi strutturali che consentano alla nostra economia di rifiorire, specie se consideriamo che buona parte della responsabilità della diffusione del contagio è stata determinata dal comportamento inerme del Governo che pur dichiarando l’emergenza per la diffusione del COVID19 in data 31 gennaio, ha aspettato quasi due mesi per attuare le prime misure operative che contenessero il contagio"  

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🔴 Vi chiedo di prendervi pochi minuti per leggere questo messaggio. E, se lo condividete, di aiutarmi a diffonderlo. Giorgia Meloni

🔵 MES, serenità pasquale e i nemici alle porte. 
Vorrei provare oggi, con l'animo positivo proprio di un giorno come questo, a tornare sul tema che ci ha pesantemente diviso nei giorni scorsi per spiegare il mio punto di vista sul Mes. Voglio lasciare agli atti l'ammonimento che sto scrivendo. Perché qui la vera e importante questione non è chi avrà la meglio di fronte all'opinione pubblica tra Giuseppe Conte (che sostiene che il MES firmato dal Governo Monti è responsabilità del precedente Governo di centrodestra) e Giorgia Meloni (che rivendica di non aver mai votato quel pessimo trattato), ma chi avrà la meglio tra l’Italia e coloro che vogliono metterla in ginocchio. Detto con toni pacati: inserire il MES tra gli strumenti per combattere la crisi Coronavirus è molto pericoloso per noi, anche con condizioni teoricamente “leggere” per le spese sanitarie. Anche se l’attuale maggioranza volesse, in buona fede, non accedere mai al MES potrebbe facilmente essere costretta a farlo con semplici operazioni a livello europeo: allentamento del “bazooka” della BCE o inadeguatezza del teorizzato “Fondo per la ripresa”. Portando così a una situazione nella quale il MES (con rigorosissime condizionalità) diventerebbe l’unico strumento a disposizione dell’Italia per fronteggiare la crisi economica, con tutto ciò che questo comporta. Sono scenari che abbiamo già visto in passato nelle dinamiche europee con le “logiche di pacchetto” sistematicamente disattese: “non preoccuparti cara Italia, intanto firma qui, poi facciamo pure quell'altra cosa che chiedi tu”. E puntualmente prendiamo la fregatura. Per questo Fratelli d’Italia sostiene che la crisi sanitaria, sociale ed economica che si sta abbattendo su di noi debba essere affrontata con strumenti straordinari, non con il MES, dal quale invece sarebbe utile riprendere le ingenti risorse versate. La preoccupazione di molti, non solo nel centrodestra, è che qualcuno in Europa stia gettando le basi per una offensiva alla nostra Nazione, per finire l’opera di saccheggio iniziata con il golpe finanziario del 2011. Abbiamo suonato la campana per avvertire che ci sono i nemici alle porte, ci hanno detto che facciamo troppo baccano. E allora approfittiamo della Pasqua per provarlo a dire in modo più pacato: lor signori del Governo, con il MES consegnate le chiavi della città agli assalitori. Non è una grande strategia per opporsi a un assedio, a meno che non si abbia un accordo con gli assedianti. Noi difenderemo comunque le mura dai nemici, qualunque cosa accada, come sempre, ma state sbagliando. Ed è nostro dovere di Patrioti dirlo, a gran voce o a voce pacata.
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Asfaltato e messo con le spalle al muro di fronte alla verità: brava Giorgia.

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FRATELLI D'ITALIA: STEFANO ZANGRILLO ELETTO COORDINATORE PROVINCIALE DI RIVA DESTRA A LATINA.

Il movimento federato a FdI:"da subito abbiamo creduto nel progetto di Giorgia Meloni". Nominato Menichelli commissario comunale di Latina.
Stefano Zangrillo
ROMA, 10 apr - "Stefano Zangrillo di Formia, classe 1980, un curriculum di destra doc, nato politicamente nel Fronte della Gioventù e poi approdato a FdI nel 2019, ove ricopre il ruolo di responsabile provinciale della comunicazione social del partito, e' stato eletto all'unanimita' on-line dalla Direzione Nazionale di Riva Destra, quale coordinatore provinciale di Latina. Nell'augurargli buon lavoro, esprimiamo la nostra piena soddisfazione per la sua scelta, certi che sia la persona giusta per testimoniare nel territorio pontino il ruolo di servizio e di sostegno da parte di Riva Destra nei confronti di Fratelli d'Italia".

Lo comunicano in una nota il coordinatore di Riva Destra nel Lazio, Marco Micacchi, e il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma, peraltro nominato proprio da Giorgia Meloni a capo del Dipartimento Nazionale di FdI, che si occupa dei movimenti federati.

"Riva Destra -continua la nota- e' nata nel lontano 1994 come storico primo circolo di Alleanza Nazionale ed e' stato uno dei primi movimenti a federarsi a Fratelli d'Italia, gia' prima delle elezioni europee dello scorso anno, riconoscendo sin da subito l'impegno personale di Giorgia Meloni nel rendere FdI un partito sempre piu' inclusivo, con lo straordinario risultato di averne quasi ora quadruplicato i consensi.

In questa fase di crescita -prosegue la nota- e' ovvio che serva allargare gli strumenti di partecipazione dei tanti che vogliono dare un contributo costruttivo, rendendo tutti protagonisti di questa meravigliosa riconquista della nostra area politica, fino ad allargarne decisamente i confini, custodendone pero' attentamente gli ideali.

Il tutto -continua ancora la nota- rispettando il ruolo centrale del partito, senza pero' che venga annichilito il sano dibattito interno o vengano messi in discussione valori e principi fondanti, ne' le persone di destra che lo hanno costruito: ed e' questa la garanzia che offre Riva Destra, che proprio lo scorso luglio ha visto la celebrazione della sua terza Festa Tricolore nazionale a Roma con l'intervento conclusivo proprio di Giorgia Meloni e poi i festeggiamenti per i suoi 25 anni di storia, durante Atreju, la festa nazionale di FdI, alla presenza del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida.
Avremmo dovuto -conclude la nota- inaugurare il nostro nuovo coordinamento (Riva Destra e' presente dal Friuli Venezia Giulia, alla Sicilia) in una data concordata con il nostro amico Nicola Procaccini, che abbiamo accompagnato nella sua meravigliosa cavalcata verso il Parlamento europeo, e con il coordinatore regionale di FdI, il deputato Paolo Trancassini, con il quale collaboriamo fattivamente, certi anche della presenza del senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di FdI a Latina, della nostra amica consigliere comunale Matilde Celentano.
Roberto Menichelli
L'occasione -aggiunge infine la nota- sarebbe stata anche quella di presentare la prima nomina proposta da Zangrillo, ossia il neo commissario di Riva Destra per il comune di Latina, Roberto Menichelli, perfetta espressione di quella societa' civile che FdI sta sempre piu' coinvolgendo, anche tramite, appunto, i suoi tanti movimenti federati. Anche a Menichelli, impegnato su diverse battaglie territoriali, quali ed esempio, l'aeroporto, va il nostro ringraziamento e il nostro rituale "in bocca al lupo".

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CORONAVIRUS: RIVA DESTRA (FDI), "400MLD DI PROPAGANDA: CONTE NON CONOSCE PROCEDURE BANCARIE. SERVE 'HELICOPTER MONEY'.

Dott. Fabio Verna
ROMA, 7 apr - "Dichiarare di aver messo a disposizione delle aziende italiane la cifra di 400 miliardi di euro, senza l'esborso di nemmeno un euro, è pura propaganda, di fronte alle gravi quanto urgenti necessità dei cittadini e delle imprese: lo Stato italiano infatti, tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si impegna a fornire garanzie alle nostre imprese attualmente poste in stato di fermo delle attività, garanzie che potranno agevolare le aziende a tutt'oggi forzatamente inattive, a richiedere linee di credito al sistema bancario. Sono dunque prestiti da rimborsare a medio termine e non diretta liquidità, seppur ad un tasso estremamente calmierato, comunque denaro che andrà restituito, anche se le imprese in questione hanno perso e perderanno mesi di fatturato. Aziende che dunque hanno subito e subiranno oneri che mai sarà possibile recuperare. Ma quello che il Presidente del Consiglio fa finta di non conoscere, sono le procedure del sistema bancario fortemente condizionate dai parametri di Basilea, dunque un'azienda oltre alle debite garanzie patrimoniali, nello specifico sostituite dall'impegno dello Stato, dovrà dimostrare, per accedere al credito, un'adeguata redditualità ed il relativo merito di credito, cosa davvero complessa in quanto il fermo delle aziende, ora in affanno, ha portato inevitabilmente ad un calo dei fatturati e conseguentemente all'abbassamento del rating, ovverosia dei requisiti di accesso al credito richiesti dalle banche.Il Presidente del Consiglio, se vuole davvero salvare il paese dovrà ricorrere al fondo perduto, quello che il Presidente Trump ha definito 'helicopter money', ovvero il 'denaro a pioggia', da distribuire direttamente ai cittadini ed alle imprese. Il tempo di questa stasi economica non potrà essere sostenuto in nessun altro modo". Lo dichiara Fabio Verna, responsabile del Dipartimento economico di Riva Destra Roma, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale del movimento federato a Fratelli d'Italia. 


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