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Notizie dal nostro Presidente del Consiglio e dal Governo

EDIZIONE DEL 12 MAGGIO 2023

Giorgia Meloni incontra il Papa agli Stati generali e lancia la sfida: "Vogliamo una Nazione in grado di guardare al futuro, in cui si riscopra la bellezza di fare figli. Faremo fino in fondo la nostra parte"

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L'Italia in cui vogliamo tornare a vivere
Il video del Presidente del Consiglio agli Stati generali della natalità ---> guarda il video
No utero in affitto, FdI lancia la petizione ---> continua a leggere
"Sia reato universale": il testo base arriva in Parlamento ---> continua a leggere
"Abbiamo dimostrato che le cose le decide il popolo"
Una straordinaria Giorgia Meloni chiude la campagna per le amministrative a Brescia ---> continua a leggere
Pil: in Italia la crescita più alta d’Europa ---> continua a leggere
Decreto lavoro: 62% italiani condivide linea Meloni ---> continua a leggere
Studenti: altri 660 milioni contro il caro-affitti
La sinistra protesta, il governo replica coi fatti: in Finanziaria già 900 milioni
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"Stiamo facendo quello che avevamo detto"
Il premier al comizio di Ancona per le amministrative ---> guarda il video
Balneari, il governo rispetta gli impegni
A Palazzo Chigi arriva il tavolo tecnico per la mappatura ---> continua a leggere
Il 2 per mille a Fratelli d'Italia
Dichiarazione dei redditi, ecco come farla: non costa nulla ---> continua a leggere
Meno burocrazia e attenzione ai fragili: arriva la nuova sanità ---> continua a leggere
Università, il governo aumenta i posti a Medicina ---> continua a leggere
Riforme: "Dialogo aperto e collaborativo"
Meloni e il governo incontrano le opposizioni
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Eco-estremisti assaltano Lollobrigida
Blitz a Napoli al Festival dello Sviluppo Sostenibile: "Intolleranti" ---> continua a leggere
Le altre notizie
Da Camera e Senato
Dal Parlamento europeo

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🔴 Vi chiedo di prendervi pochi minuti per leggere questo messaggio. E, se lo condividete, di aiutarmi a diffonderlo. Giorgia Meloni

🔵 MES, serenità pasquale e i nemici alle porte. 
Vorrei provare oggi, con l'animo positivo proprio di un giorno come questo, a tornare sul tema che ci ha pesantemente diviso nei giorni scorsi per spiegare il mio punto di vista sul Mes. Voglio lasciare agli atti l'ammonimento che sto scrivendo. Perché qui la vera e importante questione non è chi avrà la meglio di fronte all'opinione pubblica tra Giuseppe Conte (che sostiene che il MES firmato dal Governo Monti è responsabilità del precedente Governo di centrodestra) e Giorgia Meloni (che rivendica di non aver mai votato quel pessimo trattato), ma chi avrà la meglio tra l’Italia e coloro che vogliono metterla in ginocchio. Detto con toni pacati: inserire il MES tra gli strumenti per combattere la crisi Coronavirus è molto pericoloso per noi, anche con condizioni teoricamente “leggere” per le spese sanitarie. Anche se l’attuale maggioranza volesse, in buona fede, non accedere mai al MES potrebbe facilmente essere costretta a farlo con semplici operazioni a livello europeo: allentamento del “bazooka” della BCE o inadeguatezza del teorizzato “Fondo per la ripresa”. Portando così a una situazione nella quale il MES (con rigorosissime condizionalità) diventerebbe l’unico strumento a disposizione dell’Italia per fronteggiare la crisi economica, con tutto ciò che questo comporta. Sono scenari che abbiamo già visto in passato nelle dinamiche europee con le “logiche di pacchetto” sistematicamente disattese: “non preoccuparti cara Italia, intanto firma qui, poi facciamo pure quell'altra cosa che chiedi tu”. E puntualmente prendiamo la fregatura. Per questo Fratelli d’Italia sostiene che la crisi sanitaria, sociale ed economica che si sta abbattendo su di noi debba essere affrontata con strumenti straordinari, non con il MES, dal quale invece sarebbe utile riprendere le ingenti risorse versate. La preoccupazione di molti, non solo nel centrodestra, è che qualcuno in Europa stia gettando le basi per una offensiva alla nostra Nazione, per finire l’opera di saccheggio iniziata con il golpe finanziario del 2011. Abbiamo suonato la campana per avvertire che ci sono i nemici alle porte, ci hanno detto che facciamo troppo baccano. E allora approfittiamo della Pasqua per provarlo a dire in modo più pacato: lor signori del Governo, con il MES consegnate le chiavi della città agli assalitori. Non è una grande strategia per opporsi a un assedio, a meno che non si abbia un accordo con gli assedianti. Noi difenderemo comunque le mura dai nemici, qualunque cosa accada, come sempre, ma state sbagliando. Ed è nostro dovere di Patrioti dirlo, a gran voce o a voce pacata.
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Asfaltato e messo con le spalle al muro di fronte alla verità: brava Giorgia.

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FRATELLI D'ITALIA: STEFANO ZANGRILLO ELETTO COORDINATORE PROVINCIALE DI RIVA DESTRA A LATINA.

Il movimento federato a FdI:"da subito abbiamo creduto nel progetto di Giorgia Meloni". Nominato Menichelli commissario comunale di Latina.
Stefano Zangrillo
ROMA, 10 apr - "Stefano Zangrillo di Formia, classe 1980, un curriculum di destra doc, nato politicamente nel Fronte della Gioventù e poi approdato a FdI nel 2019, ove ricopre il ruolo di responsabile provinciale della comunicazione social del partito, e' stato eletto all'unanimita' on-line dalla Direzione Nazionale di Riva Destra, quale coordinatore provinciale di Latina. Nell'augurargli buon lavoro, esprimiamo la nostra piena soddisfazione per la sua scelta, certi che sia la persona giusta per testimoniare nel territorio pontino il ruolo di servizio e di sostegno da parte di Riva Destra nei confronti di Fratelli d'Italia".

Lo comunicano in una nota il coordinatore di Riva Destra nel Lazio, Marco Micacchi, e il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma, peraltro nominato proprio da Giorgia Meloni a capo del Dipartimento Nazionale di FdI, che si occupa dei movimenti federati.

"Riva Destra -continua la nota- e' nata nel lontano 1994 come storico primo circolo di Alleanza Nazionale ed e' stato uno dei primi movimenti a federarsi a Fratelli d'Italia, gia' prima delle elezioni europee dello scorso anno, riconoscendo sin da subito l'impegno personale di Giorgia Meloni nel rendere FdI un partito sempre piu' inclusivo, con lo straordinario risultato di averne quasi ora quadruplicato i consensi.

In questa fase di crescita -prosegue la nota- e' ovvio che serva allargare gli strumenti di partecipazione dei tanti che vogliono dare un contributo costruttivo, rendendo tutti protagonisti di questa meravigliosa riconquista della nostra area politica, fino ad allargarne decisamente i confini, custodendone pero' attentamente gli ideali.

Il tutto -continua ancora la nota- rispettando il ruolo centrale del partito, senza pero' che venga annichilito il sano dibattito interno o vengano messi in discussione valori e principi fondanti, ne' le persone di destra che lo hanno costruito: ed e' questa la garanzia che offre Riva Destra, che proprio lo scorso luglio ha visto la celebrazione della sua terza Festa Tricolore nazionale a Roma con l'intervento conclusivo proprio di Giorgia Meloni e poi i festeggiamenti per i suoi 25 anni di storia, durante Atreju, la festa nazionale di FdI, alla presenza del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida.
Avremmo dovuto -conclude la nota- inaugurare il nostro nuovo coordinamento (Riva Destra e' presente dal Friuli Venezia Giulia, alla Sicilia) in una data concordata con il nostro amico Nicola Procaccini, che abbiamo accompagnato nella sua meravigliosa cavalcata verso il Parlamento europeo, e con il coordinatore regionale di FdI, il deputato Paolo Trancassini, con il quale collaboriamo fattivamente, certi anche della presenza del senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di FdI a Latina, della nostra amica consigliere comunale Matilde Celentano.
Roberto Menichelli
L'occasione -aggiunge infine la nota- sarebbe stata anche quella di presentare la prima nomina proposta da Zangrillo, ossia il neo commissario di Riva Destra per il comune di Latina, Roberto Menichelli, perfetta espressione di quella societa' civile che FdI sta sempre piu' coinvolgendo, anche tramite, appunto, i suoi tanti movimenti federati. Anche a Menichelli, impegnato su diverse battaglie territoriali, quali ed esempio, l'aeroporto, va il nostro ringraziamento e il nostro rituale "in bocca al lupo".

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Nasce il "Comitato Bertollini".

Abbiamo deciso di creare un Comitato per le prossime elezioni. Chiediamo a tutti i simpatizzanti ed in particolare agli Amici di darci una mano a far crescere questa Pagina. 
https://www.facebook.com/ComitatoBertollini
Mille Grazie a Tutti ! 
Per le notizie particolarmente importanti ci impegneremo a farle uscire su tutti i mezzi possibili ad iniziare da: 
www.giustizianews.it

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FDI: SABBATANI SCHIUMA VA CON MELONI, GUIDERÀ DIPARTIMENTO PARTITO =

Rappresentera' 'Riva Destra' in Assemblea Nazionale Partito.  
Roma, 7 ott. (AdnKronos) - 
"Fabio Sabbatani Schiuma rappresenterà il movimento 'Riva Destra' nell'Assemblea nazionale di Fratelli d'Italia e a lui affideremo il dipartimento che si occupa dei rapporti con il mondo associativo e con tutte quelle realtà che ci sono e che possono avvicinarsi a FdI. Noi vogliamo che la vostra realtà abbia centralità e operatività a livello nazionale perché in questi anni avete saputo interpretare un modello che FdI vuole portare avanti". 
Lo ha detto il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo questa mattina alla riunione della Direzione nazionale del movimento 'Riva Destra'.
Nel corso dei lavori, il Segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma ha "comunicato ufficialmente alla Meloni la sua volontà di aderire a FdI, ricostituendone il gruppo nel Municipio V di Roma e tutta la Direzione ha manifestato piena soddisfazione per l'annunciato ingresso diSchiuma nell'Assemblea Nazionale di FdI e per l'incarico ricevuto di guidare un dipartimento nazionale per i rapporti con i movimenti sul territorio".
Contestualmente la Direzione Nazionale, si legge nella nota, "ha votato all'unanimità un ordine del giorno in cui 'Riva Destra' nel continuare la sua azione tesa a fornire un contributo alla ricomposizione di un'area politica italiana, dove la destra torni a essere davvero protagonista, sosterrà tassativamente le liste e i candidati di FdI, rivendicando che lotta all'immigrazione clandestina, sicurezza, famiglia, identità, siano state per decenni storiche battaglie della Destra Italiana, per non parlare del presidenzialismo, unica condizione base per cambiare davvero l'Italia". 
'Riva Destra' sosterrà FdI alle elezioni europee del 2019.

(Pol-Vam/AdnKronos)
ISSN 2465 - 122
07-OTT-18 16:51 .

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ORE DECISIVE PER IL GOVERNO !

Dopo l'apertura di Matteo Salvini alla proposta di Luigi Di Maio su Paolo Savona, la trattativa per un governo gialloverde è rientrata nel vivo. Il leader della Lega è volato in mattinata a Roma, annullando tutti gli impegni elettorali in Lombardia, per vedere Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
Ma il nodo Savona, per un possibile 'spostamento' di ministero, resta ancora tutto da sciogliere. In questa fase di frenetiche trattative, M5S e Lega stanno cercando la collocazione da dare a Savona, l'uomo della 'discordia' sul quale è calato il veto del Colle. Si sta lavorando alla 'sostituzione' dell'economista euroscettico, che dovrebbe essere spostato in un'altra casella per uscire dallo stallo e far partire la riedizione del governo gialloverde.
In queste ultime ore si starebbe trattando, a quanto si apprende, per far traslocare Savona dal Tesoro agli Affari europei. Ma sul tavolo resterebbe anche l'opzione di uno 'spacchettamento' del Mef, con la possibilità di separare il Tesoro dalle Finanze e attribuire quest'ultimo all'ex ministro del governo Ciampi.
Il fatto è che lo stesso Savona non sarebbe disponile ad ipotesi diverse da quella che lo vedrebbe a via Venti Settembre, titolare del Mef.
Nel primo pomeriggio, raccontano, ci sarebbe stato un vertice dello stato maggiore leghista a Montecitorio con Matteo Salvini: presenti Giancarlo Giorgetti, Gian Marco Centinaio, Claudio Borghi, Stefano Candiani, Armando Siri, Roberto Calderoli e Nicola Molteni.
In ballo c'è anche la probabile intesa con Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni che potrebbe sedersi alla Difesa. La leader di Fdi, che a sua volta ha annullato tutti i suoi impegni in Puglia, ha incontrato a Montecitorio Salvini. Il capo politico grillino, raccontano fonti parlamentari, per ora frena, anche conscio delle divisioni interne che tale decisione potrebbe comportare, ma non si escludono sviluppi nelle prossime ore.
"Confermo quanto detto da Meloni: di fronte a un'esigenza drammatica dell'Italia, che potrebbe trovarsi a votare a luglio e trovarsi sotto gli attacchi finanziari, noi abbiamo espresso la disponibilità a rafforzare il governo. Con quali forme e con quali metodi non è ancora stato deciso, se ne comincia semmai a discutere adesso", ha detto Ignazio La Russa di Fdi al termine dell'incontro tra Salvini e Meloni. "L'unica cosa sicura è che l'intento è quello patriottico", sottolinea il vice presidente del Senato, precisando che "con i 5 Stelle non abbiamo ancora parlato".
I 5 Stelle dal canto loro invocano un "atto di responsabilità". "Conte mi sembra la figura più adatta, lo ha dimostrato", ha detto Carlo Sibilia, ex membro del direttorio, che sull'ipotesi di un governo a guida Lega dice: "Non so da dove vengano fuori queste ipotesi". "Io mi auguro che da questo stallo si esca con un atto di responsabilità. Oggi mi sembra una buona giornata", ha poi tagliato corto con un sorriso.
Ma la controversa linea Di Maio sembra stia scatenando malumori e proteste da parte di alcuni deputati e senatori pentastellati, una cinquantina, che hanno deciso di farsi sentire riunendosi a Palazzo Madama. Non una riunione in agenda, ma un'assemblea sorta spontaneamente. Al centro del dibattito - acceso come le vecchie assemblea di antica memoria- l'evolversi della situazione politica, con il M5S al centro della scena, un passo avanti e uno indietro verso Palazzo Chigi. Così, raccontano fonti grilline, alcuni neo senatori hanno chiesto un momento di chiarezza, sentendosi esclusi dalle decisioni che contano.
Nel frattempo, a quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti parlamentari, ci sarebbe stata questa mattina una lunga telefonata tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente della Camera, Roberto Fico. La terza carica dello Stato, dunque, non dovrebbe salire al Quirinale, dove questa mattina è stata ricevuta, per un colloquio informale, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Fonte: Adnkronos

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