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Perché i Giudici non pagano per i loro errori?


Scandalizzati. Questa è la situazione dei sinistrati italici dopo l’emendamento, votato a scrutinio segreto, che ha riportato l’attenzione sulla responsabilità civile dei giudici.
La domanda è semplicissima: dove è lo scandalo? Cosa c’è di così assurdo nel volersi rivalere sul giudice che sbaglia? Solo nella patetica mente di una sinistra allo sbando può ancora albergare il pensiero che i magistrati siano intoccabili e devono essere lasciati liberi di sbagliare.
Nel 1987, 21 milioni di italiani votarono per la responsabilità civile dei giudici (sull'onda del caso Tortora) ma poi la legge fu svuotata per fare un favore al partito dei giudici. In caso di colpa grave o di palese negligenza, in teoria, i magistrati dovevano pagare per i propri errori: in pratica non è mai accaduto, a meno di qualche sconosciuta eccezione in questi ultimi anni. D'altronde con zero condanne e zero avvocati disposti a credere che un magistrato possa intentare un procedimento serio contro un altro magistrato c’è poco da fare.
Gli intoccabili vanno protetti e la sinistra come sempre si zerbina di fronte ai magistrati. Dai medici ai poliziotti tutti pagano, anche penalmente. I giudici nulla, nemmeno civilmente.
Rilanciamo:
carcere per i giudici che sbagliano in maniera grave e dolosa.
Fonte: http://www.ilfazioso.com/

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Giustizia - Maglia nera, Angelilli (Ppe/Pdl)


“Ennesimo richiamo del Consiglio d’Europa".


“L’Italia non può ignorare l’ennesimo richiamo giunto dal Consiglio d’Europa dopo quanto emerso dal rapporto pubblicato oggi sul rispetto delle sentenze della Corte di Strasburgo, che colloca l’Italia fanalino di coda nella classifica stilata. Soprattutto perché come è stato sottolineato, questo triste primato è imputabile anche alla lentezza della giustizia. Vale la penna ricordare che a pagare i costi di questa macchina elefantiaca e dai tempi biblici sono prevalentemente i cittadini e le imprese, per rispetto dei quali in questo momento di crisi è necessario razionalizzare efficientemente le risorse” dichiara il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli.
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SIT-IN 17 APRILE 2012 TRIBUNALE DEI MINORI

A FAVORE DI MAMMA FEDERICA
DAVANTI AL TRIBUNALE DEI MINORI DI ROMA

L’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus, SOSTIENE IL SIT IN del giorno 17 aprile dalle ore 9,00 alle ore 15,00 a Roma in Via dei Bresciani 32 davanti al Tribunale dei Minorenni, giorno dell’udienza.
Sosteniamo mamma Federica alle quale è stata tolta la figlia di appena 7 anni e CARCERATA in una casa famiglia dal Presidente del Tribunale dei Minori!! 
La motivazione è: CONFLITTUALITÀ TRA I GENITORI.
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Proprietà e Libertà !

Articolo di Deborah Bianchi 6 aprile 2012 18:07
L’eterna battaglia tra proprietà e libertà che campeggia in Internet ci lascia indulgere in un angosciante pensiero: stiamo andando verso una società in cui i diritti vengono considerati sempre più un lusso.
In generale si registra un trend allarmante in tema di diritti.
Nello scenario digitale i vari tentativi di normativizzazione, di cui anche il Regolamento AGCOM fa parte, esprimono la convinzione dei titolari dei diritti proprietari (marchi o autore) che vedono la tutela dei diritti di libertà di espressione e di circolazione digitale come lacci e laccioli buoni solo per intralciare l’economia.
Occorre invece leggere la questione a rovescio. Internet ha registrato il grande successo sotto i nostri occhi proprio perché ha dato voce alle persone. Ciascuno si è sentito libero di esprimersi e di gridare o parlare al mondo, convinto che qualcuno dall’altra parte del “cavo” lo ascoltasse. E’ questa la forza di Internet insieme allo sconcertante potenziale di condivisibilità dei contenuti e delle vie tecnologiche esperibili (mille e una più dei controlli calati dall’alto).
Addomesticare Internet nelle categorie della proprietà off line è una sconfitta sia per la proprietà digitale sia per l’innovazione. La proprietà deve cavalcare la tigre telematica armonizzandosi a un modello nuovo di economia che si fondi sulla condivisione anziché sull’esclusivismo proprietario del vecchio diritto civile.
Il suggerimento dunque è lavorare culturalmente, giuridicamente e commercialmente a un nuovo protocollo digitale dell’economia che valorizzi i diritti della persona come fonte principale dell’evoluzione del mercato. Nel frattempo NON FARE SCELTE AFFRETTATE.
Qui la bozza di regolamento dell'AGCOM
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Assistenti Sociali e Giudici

Credo che il pericoloso squallore della maggioranza delle Assistenti Sociali, sia secondo solo alla noncuranza con la quale molti Giudici confermano le relazioni delle suddette assistenti. Nessuno legge, nessuno entra nel merito, nessuno valuta seriamente; tutti aggiustano, passano le carte e si sfilano dalla responsabilità. :-( 
Credo e Spero che lo stravolgimento sia INIZIATO ! 
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DENUNCIO E ATTENDO UNA RISPOSTA!


ATTENZIONE VI PREGO FARLA GIRARE ALLE ISTITUZIONI E ALLA STAMPA Grazie.
MI CHIAMO GAETANO FERRIERI, SONO NATO A BELLUNO, IL 6/7/1957, DOMICILIATO IN VIA ALCIDE DE GASPERI,7.
ROSATE. MILANO
DICHIARO A FAR DATA DAL 26/03/2012 LA MIA CONDIZIONE DI PRIGIONIERO POLITICO IN PATRIA.
C'è un'emergenza Democratica in atto nel nostro Paese. Le Istituzioni sono chiamate a rispondere immediatamente ai continui attacchi perpetrati agli articoli della nostra Carta Costituzionale che è legge fondamentale e inviolabile della Stato. La Democrazia Italiana è stata conquistata con il sangue versato nella Resistenza. In questo momento la mia presenza è testimonianza che sia possibile riunirsi in un supremo sforzo per arrestare il declino e ristabilire le condizioni di Dignità Onore e Libertà nel nostro Paese.
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Qualcuno si muove e si espone. Aiutiamo !



Rapetto: Più della confisca servono efficaci cyber-detective

Per rimanere in tema di reati informatici, al Privacy Day, sono previsti due interventi del Comandante del GAT (Nucleo Speciale anti frodi telematiche della Guardia di Finanza): "Conoscere le minacce che girano intorno ai dati per difendere la nostra azienda nell’era digitale" e "Furto d’identità, phising & truffe online: violazioni privacy di criminali a danno del cittadino".
Rapetto: Più della confisca servono efficaci cyber-detective

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Clausole vessatorie nei contratti. Le nuove competenze dell'Antitrust

Osservatorio legale di Claudia Moretti
La nuova legge sulle liberalizzazioni approvata qualche giorno fa dal Parlamento, n. 27/2012 (di conversione del dl 1/2012), contiene una novità per la tutela del consumatore. Si tratta della norma contenuta all’art. 5, che riforma il Codice al Consumo, aggiungendo un articolo nuovo, il 37 bis, rubricato “Tutela amministrativa contro le clausole vessatorie”.
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