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L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI STA RENDENDO SCHIAVI !

L'intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che consente alle macchine di svolgere compiti che richiedono capacità simili a quelle umane, come l'apprendimento, il ragionamento, la risoluzione di problemi e il processo decisionale

L'IA impara da grandi quantità di dati per riconoscere schemi, fare previsioni e adattarsi a nuove informazioni, trovando applicazioni in svariati settori, dalla medicina alla finanza, e dalla robotica al riconoscimento del linguaggio.
Come funziona l'IA
  • Apprendimento dai dati
    I sistemi di IA vengono addestrati su grandi quantità di dati. 
  • Riconoscimento di schemi
    Attraverso questo addestramento, l'IA è in grado di identificare schemi e tendenze nei dati. 
  • Elaborazione del linguaggio naturale (NLP)
    L'IA può comprendere e interpretare il linguaggio umano, sia scritto che parlato. 
  • È una tecnica di apprendimento automatico che utilizza reti neurali artificiali per elaborare dati complessi e riconoscere pattern, alla base di molte applicazioni IA odierne. 
  • Processo decisionale
    L'IA può prendere decisioni autonome basate sui dati e sui modelli che ha appreso. 
Tipi di Intelligenza Artificiale.
  • IA debole o ristretta (Narrow AI)
    È la forma di IA attualmente esistente e si concentra su un compito specifico, come il riconoscimento vocale (Siri) o la guida autonoma.
  • IA forte o generale (AGI - Artificial General Intelligence)
    È un obiettivo futuro e ipotetico che si riferisce a sistemi con la capacità di comprendere, imparare e applicare l'intelligenza a qualsiasi compito, proprio come un essere umano.
  • Applicazioni ed esempi comuni.
L'IA è già presente in molti aspetti della nostra vita.
  • Chatbot: Sistemi che rispondono a domande e interagiscono con gli utenti. 
  • Veicoli autonomi: Auto che possono guidare e prendere decisioni di guida. 
  • Personalizzazione: Algoritmi che personalizzano l'esperienza online degli utenti. 
  • Medicina: Per diagnosi, scoperta di farmaci e analisi di immagini mediche. 
  • Finanza: Per analisi di mercato e prevenzione delle frodi. 

Un modello simile a ChatGpt ha scritto ex-novo il genoma di un virus, avanzando di un passo verso la possibilità che le AI generino la vita. 

Avanziamo inesorabilmente verso un futuro MOSTRUOSO! 

Intelligenza Artificiale.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre è stata pubblicata la Legge 23 settembre 2025, n. 132, recante disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale.

Il testo, approvato in via definitiva dal Senato lo scorso 17 settembre, contiene principi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli di intelligenza artificiale. 

La Legge promuove un utilizzo corretto, trasparente e responsabile dell'intelligenza artificiale, volto a coglierne le opportunità e garantisce la vigilanza sui rischi economici e sociali e sull'impatto sui diritti fondamentali dell'intelligenza artificiale, in conformità al regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024.

Entrata in vigore del provvedimento 10 ottobre 2025. 

Fonte: https://www.gazzettaufficiale.it

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20 Settembre 2025
 
 
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Ferrara ha scritto l’ennesimo pezzo magistrale: visione storica, lucidità e coraggio nel chiamare le cose col loro nome.

Israele non combatte una crisi regionale 

ma una guerra di sopravvivenza. 

Vale la pena leggerlo riga per riga.

Ferrara

“La guerra che Israele conduce non è solo contro Hamas a Gaza, ma contro un'intera rete di potere che va dall'Iran al Qatar. Nessuna trattativa, nessuna tregua può disinnescare l'effetto del 7 ottobre. 

Questa è una guerra di sopravvivenza, non una crisi regionale, e ogni appiglio diplomatico è solo parte del teatro 

Doha spiega tutto

Inutile girarci intorno, come fa la brigata di Amici miei della Flotilla, tra fuochi d’artificio scambiati per droni nelle acque basse (attenzione capitani) di Sidi Bou Said, 

Questa è Monaco 2023

Durerà ancora anni o tutto il tempo necessario, la caccia agli autori del pogrom del 7 ottobre, e non ha confini. 

La resa di Hamas e il suo disarmo forzato, che a nessuno sembra quel che è, l’unico obiettivo politico e umanitario corrispondente alla gravità della situazione, non sarà nemmeno la soluzione definitiva del problema. 

La ritorsione biblica non ha confini, appunto, né geografici né diplomatici né umanitari. 

Attaccato in modo sanguinoso, atroce, da nemici irriducibili ed eroici, a loro modo, che promettono e realizzano mezzo inferno agli israeliani, sacrificando con fanatismo la propria vita e quella del loro popolo di vecchi donne e bambini, l’altro ieri gli atleti delle Olimpiadi, ieri i kibbutz e i festival musicali in territorio nazionale, 

Israele non la prende bene, diciamo così, e l’inferno per i nemici lo propone intero. 

Ha liquidato e sta liquidando pezzo per pezzo, con una guerra tragica e snervante dai costi eccezionali, 

- Hamas in Cisgiordania e a Gaza e dovunque possibile, 

- compresa la città delle finte trattative in corso, Doha capitale del doppio e triplo e quadruplo gioco, compresa Teheran, niente immunità consolare per gli assassini.

Ha smantellato e sta smantellando uno dei più forti eserciti del medio oriente, quello di Hezbollah in Libano, dopo la decimazione della sua leadership politica e religiosa. 

Ha colpito i cieli di Teheran, il grande mandante, e i siti nucleari, con l’aiuto imposto degli americani. 

- Ha eliminato l’infrastruttura militare sopravvissuta alla caduta di Assad in Siria e creato avamposti di sicurezza ai confini. 

Ha decimato il vertice degli houti e promette ancora fuoco e fiamme agli occupanti missilistici di Sana’a nello Yemen. 

A Gaza City l’Idf cerca di essere chiara sull’evacuazione umanitaria, come si può esserlo in una tragedia di guerra, e come solo gli eserciti israeliani cercano di essere, 

- lavora per l’evacuazione, impedita in parte da Hamas che spara a chi lascia la cortina di scudi umani creata appositamente intorno agli apparati militari e alla rete sotterranea, 

- ma opera, con costi alti anche per il suo esercito prostrato da una guerra durissima e lunghissima, per l’eliminazione radicale, fino all’ultimo combattente-sicario, dell’orda nemica e nichilista protagonista del pogrom e degli attentati.  

Spesso il giudizio angosciato prescinde dalla dimensione vera dei fatti, dalla loro enormità. 

Si indirizzano l’opinione pubblica e la diplomazia, non contro Hamas e Teheran, ma contro Netanyahu, contro i suoi ministri di destra estrema, contro lo Shin Bet, il Mossad, l’Idf, le forze aeree, e non si intende che questa, dopo la caccia all’uomo scatenata dall’eccidio di Monaco, puntuale, ossessiva, perfino maniacale, sconfinata, dopo l’espulsione di al Fatah dal Libano, dopo lo sradicamento dell’Intifada terroristica con i carri armati in Cisgiordania, dopo le altre dimostrazioni di forza dissuasiva contro chi vuole lo sterminio degli ebrei in medio oriente e nella loro patria nazionale, avendo rifiutato la convivenza possibile secondo gli accordi di Oslo o il processo di Oslo e molti altri tentativi, 

è una guerra di sopravvivenza, mors tua vita mea, ingiudicabile con criteri relativizzanti, fuori dal suo assoluto. Israele è questo, oggi, e non può che essere questo, chiunque sia al suo vertice, come da ultimo dimostra l’agguato di Doha contro i resti di una catena di comando che usa ostaggi, negoziati e civili come armi di contrasto alla autodifesa del suo nemico disumanizzato.

Israele non ha occhi per piangere, ma solo per colpire chi lo vuole morto”. 

Giuliano Ferrara da il Foglio

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