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IL PUNTO DELLA SETTIMANA!

LA RASSEGNA SETTIMANALE

6 Dicembre, 2025

L’Opinione di Miriam Gualandi
Sotto il sole di Miami si tenta di dirimere la questione russo-ucraina. Un grattacapo per Trump e per i suoi delegati, sebbene gli Stati Uniti  abbiano abbondantemente beneficiato del conflitto. Non solo con la rivendita di armi all'UE per mandarle a Kiev, ma anche vista la posizione di netta chiusura di Bruxelles, che insegna ai suoi cittadini l’arte di fare harakiri, comprando il GNL dagli amici a stelle e strisce e boicottando in tutti i modi il gas che invece arriva dalla Russia. A sua volta Putin va a stringere ancora di più i rapporti con l’India di Modi, paese Brics, emergente con cui è molto conveniente avere rapporti distesi, soprattutto in vista di un possibile conflitto mondiale. E intanto a dettar legge in Europa resta un gruppo di burocrati che finisce in uno scandalo un giorno sì e l’altro pure. La corruzione che dilaga in Ucraina sembra il filo rosso che collega il Paese a Bruxelles: e visto che la guerra è un business, forse per questo Von der Leyen preme così tanto affinché non finisca? Buona lettura.

 

PRIMO PIANO

Ucraina, Putin: “No adesione di Kiev alla Nato”

di Marco Paganelli

Vladimir Putin ha evidenziato che il Patto Atlantico è una realtà, politica e militare, che non prende sul serio il suo Paese. Costituisce pertanto un pericolo per quest’ultimo.


L’affermazione sembra essere una risposta alla guida del Comitato militare con sede a Bruxelles, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che non aveva escluso attacchi preventivi nei confronti della Federazione avversaria per evitare ulteriori atti di sabotaggio sul suolo degli Stati membri.


Il numero uno del Cremlino è giunto, nel frattempo, a Nuova Delhi dove ha incontrato il padrone di casa Narendra Modi. I negoziati, tra Kiev e Washington, sono proseguiti, intanto nelle ultime ore, a Miami. Nessun commento, al termine del faccia a faccia, tra le due delegazioni. Continua a leggere >

La Nato rappresenta una minaccia per la Russia e l’Europa.”

– Vladimir Putin

 

POLITICA

Congelato Decreto Armi: la Lega frena su spesa per Kiev, Meloni cerca il compromesso con l’Europa bellicista

di Andrea Tomasi

In Italia la Realpolitik del Governo di centrodestra in carica si sviluppa così: con Matteo Salvini che spegne in parte gli entusiasmi bellici targati Bruxelles e aspetta di vedere cosa dicono Washington e Mosca. Sì, perché, se Putin e Trump siglano l’accordo, non ha alcun senso stanziare denaro per Kiev, denaro che non torna indietro.


In mezzo c’è la premier Giorgia Meloni (guida di Fratelli d’Italia) che media, cerca compromessi, risponde all’Ue di Ursula von der Leyen ma anche un po’ all’America trumpiana e attende tempi migliori. Il decreto armi all’Ucraina intanto è sparito dall’ordine del giorno del Consiglio dei ministri.


Ma dalla presidente del Consiglio arriva la promessa che entro fine anno sarà comunque prorogato il dispositivo che assicura la continuità del flusso di denaro pro armamenti, richiesto dal governo di Kiev. Continua a leggere >

 

CRONACA

Torre dei Conti, USB Vigili del Fuoco: “Dopo il crollo altre anomalie, temiamo per i colleghi”. Fretta di usare fondi PNRR?

di Giulia Bertotto

Ricorderete tutti i due crolli del 3 novembre che hanno parzialmente distrutto la storica Torre dei conti a Roma. Perse la vita l'operaio Octay Stroici, di 66 anni morto dopo 11 ore sotto le macerie. Al momento risultano quattro indagati per omicidio e disastro colposo.


Abbiamo parlato con il portavoce regionale Lazio USB Vigili del fuoco perché il sindacato ci ha segnalato anomalie tecnichecarenza di informazioni e ambiguità che riguardano i lavori nel cantiere successivamente al crollo.


USB ci ha espresso i suoi forti timori per la sicurezza e l’incolumità per i pompieri chiamati a eseguire lavori nel cantiere, che però non sarebbero di loro competenza. Continua a leggere >

 

UNIONE EUROPEA

Ennesimo terremoto in Ue: finirà come il Qatargate?

di Miriam Gualandi

Sono stati rilasciati nella notte del 3 dicembre, dopo gli interrogatori condotti dalla polizia belga i tre italiani coinvolti nell’indagine della Procura europea su una presunta frode sui Fondi Ue.

Gli indagati sono la rettrice del Collegio d’Europa ed ex Alta rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, l’ambasciatore Stefano Sannino e il dirigente del Collegio d’Europa Cesare Zegretti.


Innocenti fino a prova contraria ma le accuse della Procura belga riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.


L’inchiesta, tuttavia, è ancora in corso. I tre sono stati rilasciati perché, secondo la Procura europea che guida le indagini, “non sono considerati a rischio fuga”. Continua a leggere >

Sullo stesso argomento

Ancora guai in questa Europa: il caso Mogherini - Che idea ti sei fatto?

 

ESTERI

Gaza, Israele bombarda ancora sfollati nelle tende: PD e FdI lavorano per equiparare antisionismo e antisemitismo

di Giulia Bertotto

Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre l’esercito israeliano ha dato alle fiamme tende di sfollati nell’area di al-Mawasi, e raid anche a Khan Yunis: secondo le autorità palestinesi le persone uccise sono almeno sei tra le quali due bambini di otto e dieci anni. Anche stavolta Israele spiega che l’attacco era mirato ad “eliminare terroristi di Hamas”.

Netanyahu ha stabilito che alcuni palestinesi di Gaza potranno uscire dal valico di Rafah, al confine con l’Egitto, sulla base di liste approvate da COGAT, cioè la divisione dell’esercito israeliano che gestisce l’ingresso di persone e aiuti nella Striscia, coordinando le operazioni con le autorità egiziane. Continua a leggere >

 

ALTRE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO

 

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