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Certificazione Unica 2020: scadenza omessa nel DL Ristori.

Scadenza CU redditi esenti o non in dichiarazione legata al Modello 770: i dubbi dopo la proroga e l'analogo caso dei ravvedimenti operosi.

Insieme al  770/2020 slittano in teoria anche altre scadenze fiscali collegate alla presentazione del modello con cui le aziende dichiarano il pagamento dei collaboratori: la CU (Certificazione Unica) sui redditi esenti e i ravvedimenti operosi collegati alla presentazione del 770.

In realtà, la norma del dl Ristori che fa slittare la presentazione del 770/2020 al 10 dicembre (articolo 10 dl 137/2020) non contiene nessun chiarimento sugli altri slittamenti. Il punto è che però si tratta, in entrambi i casi, di adempimenti fiscali strettamente collegati alla presentazione del modello rinviato.

=> Proroga del Modello 770 al 10 dicembre

CU/2020

Per quanto riguarda la Certificazione Unica, i sostituti d’imposta la devono consegnare alla generalità dei collaboratori entro il 31 marzo, mentre nel caso in cui il modello dichiarativo comprenda solo redditi esenti o che comunque non vanno in dichiarazione, il termine è  quello di presentazione del 770.

Normalmente, quindi, questa CU viene consegnata entro il 31 ottobre (quest’anno il 2 novembre, primo lunedì utile), ma la proroga al 10 dicembre del 770 teoricamente dovrebbe trascinare anche lo slittamento della Certificazione Unica.

In mancanza di una specifica norma di coordinamento, però, resta un margine di incertezza. Anche perché lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate continua a segnare la scadenza per la CU 2020 sui redditi esenti per il 2 novembre.

Ravvedimento operoso

La seconda scadenza che in base allo stesso principio dovrebbe slittare è il ravvedimento operoso delle ritenute e delle somme connesse a versamenti dei sostituti d’imposta che trovano la collocazione, ai fini della regolarizzazione, entro il termine dell’invio telematico della dichiarazione dei sostituti. Quindi, in parole semplici, i versamenti che scadono entro il termine di invio del 770.

Anche in questo caso non ci sono precisazioni in materia nel Decreto Ristori. Ma ci sono già precedenti in passato di posticipi per la presentazione del 770 ai quali il Fisco aveva conseguentemente applicato anche la sospensione dei termini del ravvedimento.

Fonte: PMI 

www.studiostampa.com