Per quanto riguarda la Certificazione Unica, i sostituti d’imposta la devono consegnare alla generalità dei collaboratori entro il 31 marzo, mentre nel caso in cui il modello dichiarativo comprenda solo redditi esenti o che comunque non vanno in dichiarazione, il termine è quello di presentazione del 770.
Normalmente, quindi, questa CU viene consegnata entro il 31 ottobre (quest’anno il 2 novembre, primo lunedì utile), ma la proroga al 10 dicembre del 770 teoricamente dovrebbe trascinare anche lo slittamento della Certificazione Unica.
In mancanza di una specifica norma di coordinamento, però, resta un margine di incertezza. Anche perché lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate continua a segnare la scadenza per la CU 2020 sui redditi esenti per il 2 novembre.
Ravvedimento operoso
La seconda scadenza che in base allo stesso principio dovrebbe slittare è il ravvedimento operoso delle ritenute e delle somme connesse a versamenti dei sostituti d’imposta che trovano la collocazione, ai fini della regolarizzazione, entro il termine dell’invio telematico della dichiarazione dei sostituti. Quindi, in parole semplici, i versamenti che scadono entro il termine di invio del 770.
Anche in questo caso non ci sono precisazioni in materia nel Decreto Ristori. Ma ci sono già precedenti in passato di posticipi per la presentazione del 770 ai quali il Fisco aveva conseguentemente applicato anche la sospensione dei termini del ravvedimento.