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PMI: Finanziamenti a Fondo Perduto !

Siamo lieti di comunicarvi la pubblicazione da parte della Regione Lazio dell'Avviso Pubblico "Contributi per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI del Lazio" a valere sul POR FESR Lazio 2014-2020.

Obiettivo dell'avviso è di rafforzare la competitività del sistema produttivo laziale promuovendo interventi diretti a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI attraverso la concessione di contribuiti per progetti imprenditoriali di internazionalizzazione realizzati da imprese in forma singola e associata, rappresentative dei principali comparti e settori regionali, consistenti in “Piani di Investimento per l’Export” (PIE) che prevedono la realizzazione di almeno due delle seguenti principali Attività:
- Attività A. Cooperazione industriale, commerciale, e di export in mercati esteri ritenuti prioritari per la ricerca di collaborazioni industriali, commerciali e di esportazione di prodotti e di servizi regionali:
A.1 Partecipazione a manifestazioni fieristiche o a saloni internazionali o a rilevanti eventi commerciali all’estero
A.2 Progettazione e realizzazione di eventi promozionali volti alla valorizzazione di filiere e reti di imprese; realizzazione temporanea all’estero, per un periodo massimo di 12 mesi, di showroom e centri espositivi
A.3 Azioni di promozione, comunicazione e marketing strumentali ad A.1 e A.2
- Attività B. Acquisizione di servizi specialistici per l’internazionalizzazione:
B.1 Supporto strategico per l’elaborazione di un Piano di penetrazione commerciale in un determinato
Paese e settore
B.2 Supporto consulenziale strumentale al progetto di internazionalizzazione
B.3 Spese relative al Temporary Export manager e consulenze specialistiche ad integrazione di funzioni aziendali e funzionali al progetto di internazionalizzazione.
- Attività C. Attività volte a migliorare, anche ai fini dell’esportazione, la qualità della struttura e del sistema produttivo ed acquisire certificazioni attinenti alla qualità e alla tipicità dei prodotti e ai sistemi ambientali.

I progetti imprenditoriali ammissibili possono essere presentati da singole PMI, liberi professionisti ed aggregazioni temporanee, aventi importi non inferiori ad € 50.000,00 per le imprese singole e ad € 100.000,00 per le aggregazioni temporanee e devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

La dotazione finanziaria del presente avviso è di € 5.000.000,00, di cui la metà riservata per le aggregazioni temporanee di imprese.

La Sovvenzione consiste in un contributo a fondo perduto, in regime De Minimis o ai sensi del Regolamento Generale di Esenzione, con percentuali legate al tipo di attività ed alle dimensioni dell'impresa, per le imprese singole il contributo sarà pari al 40% delle spese ammesse, con un massimo di € 100.000,00, per le aggregazioni temporanee il contributo sarà pari al 50% delle spese ammesse, con un massimo di € 250.000,00 per l'intero progetto.

Si tratta di un'importante opportunità per le Piccole e Medie Imprese operanti nei settori di attività coperti dagli ambiti d'intervento sopra indicati, purché iscritte alla CCIAA ed aventi una sede operativa nella Regione Lazio. Sono esclusi i settori di attività delle attività finanziarie ed assicurative, le attività immobiliari, pesca ed acquacoltura, produzione primaria di prodotti agricoli e i settori considerati non etici dalla Regione Lazio (tabacco, pornografia, gioco d'azzardo, ricerca sulla clonazione umana) e non devono riguardare materiali di armamento.

Il bando sarà aperto con procedura a sportello dal 14 Febbraio 2017.
Si suggerisce di partecipare il prima possibile.

Il referente aziendale per tale bando è il dott. Andrea Dell'Era.


Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattarci. 

Studio Service di G.Bertollini



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Sabbatani-Schiuma: "C'è bisogno di una Nuova Destra".

Sabbatani Schiuma:
Il 22 gennaio a Roma nasce il Fronte Identitario

di Giuseppe Vatinno
"La vittoria di Trump alle presidenziali americane, il sorpasso dell’austriaco Hofer sui partiti tradizionali e i pronostici a favore di Marine Le Pen, sono stati letti dalla maggior parte dei commentatori come importanti testimonianze di un rinnovato vento di destra che soffia sul mondo". Con queste motivazioni hanno deciso di vedersi tutti insieme il 22 Gennaio a Roma (Sala da Feltre, via Benedetto Musolino), di confrontarsi con il dichiarato obiettivo di costituire un tavolo permanente, di individuare delle linee comuni e di continuare a camminare anche elettoralmente l'uno vicino a l'altro. "E un vento infatti - spiegano i promotori -tra cui Sabbatani - Schiuma - che rischia di non raggiungere l'Italia, dove la vecchia rappresentanza della destra politica ha dimostrato di essere priva degli strumenti culturali e politici mentre era al governo e oggi, certamente non sarà in grado di incanalare la richiesta di un ritorno ai valori patriottici, comunitari e solidaristici verso il successo elettorale". "Mai più Fini e i suoi colonnelli", sembrano voler dire quando affermano che "la destra italiana è infatti orfana dei suoi padri politici e all'orizzonte non si intravedono eredi credibili della tradizione originaria, mentre la scena è occupata dai fantasmi dell’antipolitica e del qualunquismo". È in questo scenario che i promotori hanno lanciato un appello "a tutte quelle forze identitarie che vorranno confrontarsi per trovare risposte comuni alle sfide del presente e costruire insieme la nuova destra identitaria, argine allo strapotere bancario, all’omologazione culturale e all’immigrazione incontrollata". Per ora 'Mille Patrie', 'Patria' e 'Riva Destra' hanno annunciato la loro presenza con delegazioni da tutta Italia, da Milano fino a Catania, passando per Bologna, Perugia, Bari, Potenza, Catanzaro, Palermo e, ovviamente, Roma. "Saranno però tanti ancora i rappresentanti di altri gruppi, con i quali discuteremo a Roma il 22 gennaio: perché dalla collaborazione di realtà e movimenti provenienti da storie e contesti anche diversi, possano nascere un fronte identitario che si batta per il futuro della nostra terra".

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Quando l'Italia era la quarta potenza mondiale !

Il sorpasso del 1987

Quando il PIL italiano aumentò del 18% grazie a quello che venne definito dal The Economist un «gioco di prestigio statistico», l'Italia superò per Prodotto Interno Lordo la Gran Bretagna divenendo la quinta nazione più ricca del mondo, dopo gli Stati Uniti, il Giappone, la Germania e la Francia. Tuttavia il cosiddetto «sorpasso» venne presto annullato dall'immediata risalita del reddito pro-capite britannico e soprattutto da una sterlina forte.

Il sorpasso del 1991: 

Italia quarta potenza

Il 15 maggio 1991 il ministro degli Esteri Gianni De Michelis rese noto che, secondo il rapporto messo a punto dalla società Business International (società del gruppo dell'Economist, fra i più autorevoli periodici finanziari ed economici del mondo) e inviato da De Michelis anche al presidente del Consiglio Giulio Andreottil'Italia era diventata la quarta potenza industriale del mondo, davanti alla Francia e alla Gran Bretagna. Secondo questo rapporto del Business International, nel'90 l'Italia era diventata la quarta nazione più industrializzata del mondo dopo Stati Uniti, Giappone e Germania. Il PIL a prezzi correnti del Bel Paese (il prodotto interno lordo, cioè la somma dei beni e servizi finali prodotti sul territorio), infatti, era arrivato a 1.268 miliardi di dollari, contro i 1.209 della Francia e i 1.087 della Gran Bretagna. La stima venne poi corretta al ribasso per via del forte disavanzo dei conti pubblici italiani, e il PIL italiano subì un contro-sorpasso da parte sia della Francia e sia del Regno Unito durante gli anni novanta, durante i quali vi fu una stagnazione dell'economia italiana che crebbe in media solo dell'1,23% annuo contro la media europea del 2,28%.

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