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Google dribbla ancora il fisco italiano Nel 2012 ha pagato solo 1,8 milioni di tasse

La stessa cifra «minima» riconosciuta all'erario nel 2011. 
La società: «Regole rispettate. Se ai politici non piacciono, le cambino»
Google Italia paga al fisco italiano 1,8 milioni di euro. Una contenuta rispetto a un giro d’affari tanto importante per il leader dei motori di ricerca e peraltro sempre la stessa da due anni a questa parte, 2011 e 2012. Lo scrive l’agenzia Ansa ricordando che nessuna correzione è intervenuta sulle (contestate) strategie fiscali europee del colosso americano. La pratica resa possibile dall’assetto societario che fa capo a una holding irlandese è nel mirino dell’erario di diversi Paesi europei, Italia compresa, e ha permesso fin qui a Google - che nel mondo fattura 50 miliardi di dollari con un utile di 10 - di «dribblare» o almeno ridurre al minimo il pagamento delle tasse.

Fonte: Corriere della Sera - Articolo Completo QUI

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Tronchetti leso e condannato L'assurdo della giustizia italiana !

di Sergio Luciano
“Quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete d’oro: pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione”: la metafora corrosiva di Collodi, al secolo Carlo Lorenzini, che nel suo “Libro di Pinocchio” fa arrestare il burattino per la colpa di essere stato derubato, echeggia sinistramente ogni giorno in molte aule (per fortuna non la maggioranza ma una buona fetta) dove si celebrano i riti della malagiustizia italiana. Comunque si voglia valutare l'operato di Marco Tronchetti Provera, numero uno della Pirelli e già patron della Telecom, è questo il senso della sorprendente condanna a venti mesi comminatagli stamattina dal tribunale di Milano per la colpa di essere stato spiato...
Come ha prudentemente detto l'avvocato difensore, Roberto Ramponi, sarà meglio attendere il deposito della sentenza per capirne le motivazioni, ma i fatti sono chiari: Tronchetti viene accusato di ricettazione per aver ricevuto, consapevole secondo la sentenza di oggi della loro provenienza illecita, i dati su Telecom che erano stati carpiti dalla società di indagini Kroll su ordine della concorrenza in Brasile, ed a questa sottratti da un hacker informatico pagato dalla “security” di Telecom, all'epoca guidata dall'abile ma spregiudicato Giuliano Tavaroli. Insomma: Tronchetti guida Telecom, Telecom è sotto attacco spionistico, si difende col controspionaggio, e il capo del controspionaggio riesce a sapere grazie a un furto informatico quali fossero le notizie su Telecom sottratte dalla concorrenza. Le passa al capo di Telecom, e questi è un malfattore? Incomprensibile.

Fonte: Affari Italiani - Articolo Completo QUI

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Concordia, le prime cinque condanne Sono i collaboratori del capitano Schettino

Il Gup accetta i patteggiamenti per omicidio plurimo colposo 

e lesioni colpose


12:57 - Arrivano le prime condanne per i 32 morti nel naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, che coinvolse 4.229 persone a bordo, tra passeggeri ed'equipaggio. Il giudice dell'udienza preliminare Pietro Molino ha confermato tutti i patteggiamenti per 5 co-indagati con Schettino: Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, Roberto Ferrarini e Manrico Giampedroni, tutti accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
La condanna più alta patteggiata per il disastro della Costa Concordia è per il capo dell'Unità di crisi di Costa Crociere, Roberto Ferrarini, a 2 anni e 10 mesi. L'hotel director della Costa Concordia Manrico Giampedroni ha patteggiato 2 anni e 6 mesi. L'ufficiale in plancia Ciro Ambrosio ha avuto 1 anno e 11 mesi, l'altro ufficiale Silvia Coronica 1 anno e 6 mesi, il timoniere Jacob Rusli Bin 1 anno e 8 mesi.

Fonte: TGCOM24 - Articolo Completo QUI

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