Intervista al Presidente OUA, Nicola Marino: revisione geografia giudiziaria
Sabato 6 Aprile si è tenuto un incontro, promosso dall'Oua, con il sostegno del Coordinamento degli Ordini Minori e la partecipazione del Cnf, di una folta rappresentanza degli Ordini forensi e delleContinua...Dl "Fare": ritorna la mediazione
Approvato il Decreto Fare contenente misure urgenti per la crescita e per rilanciare l'economia. Il provvedimento ha come base le 6 Raccomandazioni rivolte all'Italia dalla Commissione europea il 29 mContinua...Giustizia, CNF - CSM: avvocati e magistrati collaborazione per formazione comune
"La collaborazione tra avvocatura e magistratura è necessaria per promuovere la migliore efficienza dell'amministrazione della giustizia; ma per gli avvocati significa anche poter valorizzare la proprContinua...- Fonte: http://www.in-giustizia.eu/
- www.studiostampa.com
In-Giustizia - La Parola al Popolo !
ANSA: ULTIME NEWS CRONACA
ULTIME NEWS CRONACA
- 00:40
- 18 GIU
Papa,preti pastori,aperti a quartieri
A convegno diocesi di Roma,non stiano a 'pettinare' unica pecora- 00:21
- 18 GIU
Csm, procedura incompatibilita' pm Bari
Digeronimo firmo' esposto su amicizia gup-sorella di Vendola- 00:16
- 18 GIU
Tenta di evadere in autostrada,ripreso
Detenuto tunisino rientrava in carcere,fuggito durante sosta- 00:05
- 18 GIU
Annega in Calabria,intorno indifferenza
Poco prima analoghe circostanze a Formia, morta donna russa- 20:45
- 17 GIU
Mai pagata l'acqua, arrivano i contatori
Commissario, da anni nessuno e' collegato alla rete pubblica- 20:45
- 17 GIU
Ilva: Usb, due operai accusano malori
In seguito al blocco di un locomotore su cui stavano lavorando- 19:58
- 17 GIU
Giovane straniero annega in Calabria
Era marocchino e aveva 19 anni, lavorava in un ristorante- 19:47
- 17 GIU
Due accoltellati in agguato a Napoli
Agguato al rione sanita', alla base dissapori con altra famiglia- 19:41
- 17 GIU
Cittadinanza: Zaia, si' se scolarizzati
No ius soli 'puro'. Lega? Difende istanze gente e questa lo e'- 19:30
- 17 GIU
G8, Bertolaso: mai preso tangenti
Ex capo P.Civile a Gup: a Salaria Village no rapporti sessuali- 19:15
- 17 GIU
Papa' faceva abusare dei figli, arresti
In manette anche due amici dell'uomo, filmati gli incontri- 19:13
- 17 GIU
Albanese massacrata, convalidato fermo
Udienza in carcere. Emerson Esposito conferma versione dei fatti- 18:48
- 17 GIU
Gip conferma sequestro area Isochimica
Per cubi di amianto abbandonati dentro e fuori azienda dismessa- 17:55
- 17 GIU
Formia, corpo in spiaggia: indifferenza
Russa muore per malore nuotando, gente continua sue attivita'- 17:53
- 17 GIU
Attentato Brindisi,domani forse sentenza
Prevista arringa del difensore di Vantaggiato- 17:51
- 17 GIU
Detenuti si riscattano, lavorando l'orto
Assessorato firma protocollo,a lavoro 8 detenuti anche capi clan
L’ABUSO DI UFFICIO ED IL RIFIUTO DI ATTI DI UFFICIO
L’abuso d’ufficio ed il rifiuto di atti di ufficio sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali o dagli incaricati di un Pubblico servizio.
L’abuso d’ufficio, disciplinato dall’art. 323 c.p., si verifica quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, approfittando della posizione rivestita, procura, volontariamente, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale, oppure arreca ad altri un danno ingiusto.
L’abuso, inoltre, deve consistere nella violazione di norme di legge o di regolamento, o nella violazione dell’obbligo di astensione di chi abbia nella vicenda un interesse proprio o di un prossimo congiunto.
Pertanto, affinchè si configuri tale reato è necessario che siano presenti le seguenti condizioni: 1. l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto; 2. la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti; 3. la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto.
Il rifiuto di atti d’ufficio, disciplinato dall’art. 328 c.p., si verifica invece quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, si rifiuta consapevolmente di adottare un atto che, per ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica o di sanità, deve essere compiuto senza ritardo; si verifica, inoltre, quando il Pubblico Ufficiale o l’incaricato di Pubblico servizio non compie un atto richiestogli, entro 30 giorni, ovvero non espone le ragioni del ritardo.
Dunque, pur trattandosi in entrambi i casi di delitti che possono essere commessi solo dal Pubblico Ufficiale o dall’incaricato di un Pubblico servizio (c.d. delitti propri), le differenze consistono nel fatto che mentre con l’abuso d’ufficio il reo approfitta della sua qualità e compie un atto procurando, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale o un danno ingiusto, con il rifiuto di atti d’ufficio il reo si rifiuta di compiere un atto dovuto.
Fonte: http://www.studio-avvocato-penale.it/
www.studiostampa.com
L’abuso d’ufficio, disciplinato dall’art. 323 c.p., si verifica quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, approfittando della posizione rivestita, procura, volontariamente, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale, oppure arreca ad altri un danno ingiusto.
L’abuso, inoltre, deve consistere nella violazione di norme di legge o di regolamento, o nella violazione dell’obbligo di astensione di chi abbia nella vicenda un interesse proprio o di un prossimo congiunto.
Pertanto, affinchè si configuri tale reato è necessario che siano presenti le seguenti condizioni: 1. l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto; 2. la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti; 3. la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto.
Il rifiuto di atti d’ufficio, disciplinato dall’art. 328 c.p., si verifica invece quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, si rifiuta consapevolmente di adottare un atto che, per ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica o di sanità, deve essere compiuto senza ritardo; si verifica, inoltre, quando il Pubblico Ufficiale o l’incaricato di Pubblico servizio non compie un atto richiestogli, entro 30 giorni, ovvero non espone le ragioni del ritardo.
Dunque, pur trattandosi in entrambi i casi di delitti che possono essere commessi solo dal Pubblico Ufficiale o dall’incaricato di un Pubblico servizio (c.d. delitti propri), le differenze consistono nel fatto che mentre con l’abuso d’ufficio il reo approfitta della sua qualità e compie un atto procurando, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale o un danno ingiusto, con il rifiuto di atti d’ufficio il reo si rifiuta di compiere un atto dovuto.
Fonte: http://www.studio-avvocato-penale.it/
www.studiostampa.com
Iscriviti a:
Post (Atom)