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Nord/Sud, Padania, Burocrazia e Regioni Speciali.

Abbiamo delle incongruenze con le attuali regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna, Trentino Alto-Adige che qualcuno dovrebbe smettere di chiamare Sud-Tirolo e Valle d'Aosta). 
di Giancarlo Bertollini
Sono favorevole ad una totale riorganizzazione delle autonomie, portando tutte le regioni (che sarebbe meglio abolire e riportare a Province) ad uno Statuto che oggi chiamiamo Speciale, con precisi e programmati controlli sulle autonomie di gestione concesse, in particolare su quelle delle quote fiscali, lasciando a Roma la centralità dei Servizi di Sanità, di Sicurezza Nazionale, di Beni e Servizi Primari (Acqua, Telecomunicazioni ecc.) dei Grandi Lavori Pubblici e dei Fondi di Solidarietà per le zone disagiate. 
Solo per dovere di correttezza: la Burocrazia l'hanno creata i Piemontesi e non mi sembra che il Piemonte faccia parte del Sud; il Nord è sviluppato perché il Governo di Roma decise che, per far crescere l'Export con i Paesi Europei (compresi quelli della Ex URSS), era meglio posizionare le Fabbriche vicino alle Alpi (se avessero deciso di invadere il Mediterraneo oggi le Fabbriche le troveremmo nel Sud). Non mi sembra che in Fiat ci lavorassero i "Polentoni" ma, come per tutte le nuove grandi Aziende costruite (dall'Italia) nel Nord, si rivelò necessario ricorrere ad una immigrazione di massa interna, con milioni di meridionali trasferiti per necessità. Ogni Stato ha le zone depresse, le zone medie e le zone ricche, non per merito o demerito dei cittadini ma per semplici e spesso giuste decisioni Politiche. In quella che era la più grande azienda agricola d'Europa (la Maccarese, alle porte di Roma) c'erano i binari ferroviari interni per i treni speciali provenienti dal Nord con le "Mondine del Nord" che venivano a lavorare (sempre per necessità); le cameriere di tutte le case Romane, che potevano permettersele, erano Venete (ora sono dell'Est Europeo, dell'America Latina o delle Filippine). Se a Capri fondano una Repubblica diventano tutti ricchi, da far invidia a San Marino, se alcune zone della Germania o della Francia chiedessero l'indipendenza si ritroverebbero ricchissime; ma la cecità di chi si crede ricco solo perché il Governo ha deciso di posizionare un centro di produzione davanti casa sua rasenta l'incredibile. La famosa "Roma Ladrona" paga di tasse più di quanto riceve di contributi per cui contribuisce a "mantenere" il Ricchissimo Trentino Alto Adige che riceve contributi in più di quanto paga di tasse. Le Regioni più ricche (che sarebbero da abolire e ripristinare le Province) non sono più ricche ma sono solo dei Centri di una Nazione che ha deciso di sviluppare la produzione in quei luoghi. 
Dovremmo finirla di vivere con i "Luoghi Comuni" e pensare e vivere da ITALIANI !
www.studiostampa.com

Nord/Sud, Padania, Burocrazia e Regioni Speciali.

Abbiamo delle incongruenze con le attuali regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna, Trentino Alto-Adige che qualcuno dovrebbe smettere di chiamare Sud-Tirolo e Valle d'Aosta). 
Sono favorevole ad una totale riorganizzazione delle autonomie, portando tutte le regioni (che sarebbe meglio abolire e riportare a Province) ad uno Statuto che oggi chiamiamo Speciale, con precisi e programmati controlli sulle autonomie di gestione concesse, in particolare su quelle delle quote fiscali, lasciando a Roma la centralità dei Servizi di Sicurezza Nazionale, dei Grandi Lavori Pubblici e dei Fondi di Solidarietà per le zone disagiate.
Solo per dovere di correttezza: la Burocrazia l'hanno creata i Piemontesi e non mi sembra che il Piemonte faccia parte del Sud; il Nord è sviluppato perché il Governo di Roma decise che, per far crescere l'Export con i Paesi Europei (compresi quelli della Ex URSS), era meglio posizionare le Fabbriche vicino alle Alpi (se avessero deciso di invadere il Mediterraneo oggi le Fabbriche le troveremmo nel Sud). Non mi sembra che in Fiat ci lavorassero i "Polentoni" ma, come per tutte le nuove grandi Aziende costruite (dall'Italia) nel Nord, si rivelò necessario ricorrere ad una immigrazione di massa interna, con milioni di meridionali trasferiti per necessità. Ogni Stato ha le zone depresse, le zone medie e le zone ricche, non per merito o demerito dei cittadini ma per semplici e spesso giuste decisioni Politiche. In quella che era la più grande azienda agricola d'Europa (la Maccarese, alle porte di Roma) c'erano i binari ferroviari interni per i treni speciali provenienti dal Nord con le "Mondine del Nord" che venivano a lavorare (sempre per necessità); le cameriere di tutte le case Romane, che potevano permettersele, erano Venete (ora sono dell'Est Europeo o delle Filippine). Se a Capri fondano una Repubblica diventano tutti ricchi, da far invidia a San Marino, se alcune zone della Germania o della Francia chiedessero l'indipendenza si ritroverebbero ricchissime; ma la cecità di chi si crede ricco solo perché il Governo ha deciso di posizionare un centro di produzione davanti casa sua rasenta l'incredibile. La famosa "Roma Ladrona" paga di tasse più di quanto riceve di contributi per cui contribuisce a "mantenere" il Ricchissimo Trentino Alto Adige che riceve contributi in più di quanto paga di tasse. Le Regioni più ricche (che sarebbero da abolire e ripristinare le Province) non sono più ricche ma sono solo dei Centri di una Nazione che ha deciso di sviluppare la produzione in quei luoghi. Dovremmo finirla di vivere con i "Luoghi Comuni" e pensare e vivere da ITALIANI !

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