RSS di - ANSA.it

Ferrara ha scritto l’ennesimo pezzo magistrale: visione storica, lucidità e coraggio nel chiamare le cose col loro nome.

Israele non combatte una crisi regionale 

ma una guerra di sopravvivenza. 

Vale la pena leggerlo riga per riga.

Ferrara

“La guerra che Israele conduce non è solo contro Hamas a Gaza, ma contro un'intera rete di potere che va dall'Iran al Qatar. Nessuna trattativa, nessuna tregua può disinnescare l'effetto del 7 ottobre. 

Questa è una guerra di sopravvivenza, non una crisi regionale, e ogni appiglio diplomatico è solo parte del teatro 

Doha spiega tutto

Inutile girarci intorno, come fa la brigata di Amici miei della Flotilla, tra fuochi d’artificio scambiati per droni nelle acque basse (attenzione capitani) di Sidi Bou Said, 

Questa è Monaco 2023

Durerà ancora anni o tutto il tempo necessario, la caccia agli autori del pogrom del 7 ottobre, e non ha confini. 

La resa di Hamas e il suo disarmo forzato, che a nessuno sembra quel che è, l’unico obiettivo politico e umanitario corrispondente alla gravità della situazione, non sarà nemmeno la soluzione definitiva del problema. 

La ritorsione biblica non ha confini, appunto, né geografici né diplomatici né umanitari. 

Attaccato in modo sanguinoso, atroce, da nemici irriducibili ed eroici, a loro modo, che promettono e realizzano mezzo inferno agli israeliani, sacrificando con fanatismo la propria vita e quella del loro popolo di vecchi donne e bambini, l’altro ieri gli atleti delle Olimpiadi, ieri i kibbutz e i festival musicali in territorio nazionale, 

Israele non la prende bene, diciamo così, e l’inferno per i nemici lo propone intero. 

Ha liquidato e sta liquidando pezzo per pezzo, con una guerra tragica e snervante dai costi eccezionali, 

- Hamas in Cisgiordania e a Gaza e dovunque possibile, 

- compresa la città delle finte trattative in corso, Doha capitale del doppio e triplo e quadruplo gioco, compresa Teheran, niente immunità consolare per gli assassini.

Ha smantellato e sta smantellando uno dei più forti eserciti del medio oriente, quello di Hezbollah in Libano, dopo la decimazione della sua leadership politica e religiosa. 

Ha colpito i cieli di Teheran, il grande mandante, e i siti nucleari, con l’aiuto imposto degli americani. 

- Ha eliminato l’infrastruttura militare sopravvissuta alla caduta di Assad in Siria e creato avamposti di sicurezza ai confini. 

Ha decimato il vertice degli houti e promette ancora fuoco e fiamme agli occupanti missilistici di Sana’a nello Yemen. 

A Gaza City l’Idf cerca di essere chiara sull’evacuazione umanitaria, come si può esserlo in una tragedia di guerra, e come solo gli eserciti israeliani cercano di essere, 

- lavora per l’evacuazione, impedita in parte da Hamas che spara a chi lascia la cortina di scudi umani creata appositamente intorno agli apparati militari e alla rete sotterranea, 

- ma opera, con costi alti anche per il suo esercito prostrato da una guerra durissima e lunghissima, per l’eliminazione radicale, fino all’ultimo combattente-sicario, dell’orda nemica e nichilista protagonista del pogrom e degli attentati.  

Spesso il giudizio angosciato prescinde dalla dimensione vera dei fatti, dalla loro enormità. 

Si indirizzano l’opinione pubblica e la diplomazia, non contro Hamas e Teheran, ma contro Netanyahu, contro i suoi ministri di destra estrema, contro lo Shin Bet, il Mossad, l’Idf, le forze aeree, e non si intende che questa, dopo la caccia all’uomo scatenata dall’eccidio di Monaco, puntuale, ossessiva, perfino maniacale, sconfinata, dopo l’espulsione di al Fatah dal Libano, dopo lo sradicamento dell’Intifada terroristica con i carri armati in Cisgiordania, dopo le altre dimostrazioni di forza dissuasiva contro chi vuole lo sterminio degli ebrei in medio oriente e nella loro patria nazionale, avendo rifiutato la convivenza possibile secondo gli accordi di Oslo o il processo di Oslo e molti altri tentativi, 

è una guerra di sopravvivenza, mors tua vita mea, ingiudicabile con criteri relativizzanti, fuori dal suo assoluto. Israele è questo, oggi, e non può che essere questo, chiunque sia al suo vertice, come da ultimo dimostra l’agguato di Doha contro i resti di una catena di comando che usa ostaggi, negoziati e civili come armi di contrasto alla autodifesa del suo nemico disumanizzato.

Israele non ha occhi per piangere, ma solo per colpire chi lo vuole morto”. 

Giuliano Ferrara da il Foglio

www.studioservice.com

ADUC - Avvertenze

AUSTRALIA 9 settembre 2025 12:57
Lo scandalo delle creme solari
FRANCIA 6 settembre 2025 15:03
Vietati da marzo 2026 i sacchetti di nicotina
ITALIA 5 settembre 2025 11:47
Vendite al dettaglio in calo a luglio. Istat
ITALIA 3 settembre 2025 12:31
Mutui immobiliari 2024 in crescita. Istat
  (Da 1 a 30 di 35040) ->   >|

www.studioservice.com

Una informazione che riteniamo di dover diffondere.

L'Europa non è uno Stato

È un continente geografico frazionato in Stati.

Ognuno dei quali ha la sua storia, cultura, lingua, leggi, usi, costumi e tradizioni.


Non esiste la Cittadinanza Europea.

La UE non è altro che una società o associazione, i cui soci sono gli Stati. Il CdA è il Parlamento Europeo, ma chi decide sono gli Amministratori Delegati (le commissioni), che non rispondono a nessuno. 

E i risultati si vedono.

La bandiera della UE non è pure legalmente valida come istituzione, perché non rappresenta uno stato, ha la valenza della bandiera del benzinaio.

Così giusto essere un po' più precisi. 

Potete fregare tutti, qualche volta.

Potete fregare qualcuno, tante volte.

Ma NON POTETE fregare tutti sempre.

Solo la Correttezza e la Trasparenza pagano. 

#siamoseri 

Basta con i Governi, sempre Forti con i Deboli e sempre Deboli con i Forti ! 

I conti sono destinati a peggiorare sempre fino al nostro fallimento, anche dissanguando completamente il popolo (e lo stavano facendo). 

Se non siamo TITOLARI della Moneta non possiamo guidare ne inflazione, ne svalutazione. 

I SOLDI LI STIAMO COMPRANDO DA UN PRIVATO E NON POTREMO MAI PAGARLI PERCHÉ IL FORNITORE APPLICA UN TASSO CHE DOVREMMO PAGARE CON ALTRI SOLDI STAMPATI CON ALTRO TASSO ! 

Se poi si preferisce far finta di non capire, tentando di dare la colpa sempre all'avversario politico e mai al meccanismo perverso che ha una precisa DATA di inizio e delle chiare FIRME sugli accordi, possiamo solo augurarci di morire presto per abbreviare l'agonia ! 



Situazione e Criminali di Hamas a Gaza

Il giornalista del Tg1 Giovanni Battista Brunori, in Medio Oriente dal 2023, racconta con pluralismo e rigore la guerra a Gaza dal 7 ottobre.

Due giorni fa ha realizzato un reportage per la Rai sugli aiuti umanitari bloccati, documentando l'accesso a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom con l’IDF, unica via oggi percorribile.

Nel filmato si vedono tonnellate di cibo in scatola, olio, farina e zucchero marcire da settimane sotto il sole. Gli aiuti hanno superato la frontiera israeliana, ma restano fermi: nessuno li distribuisce.

Il servizio riporta anche la versione dell’esercito israeliano, secondo cui l’ONU avrebbe sospeso la collaborazione per motivi politici, in disaccordo con il nuovo sistema gestito da una fondazione americana.

Durata? Due minuti e mezzo.

Formato da Telegiornale.

Il contenuto? Verificato, completo, pluralista.

La reazione?

Un’ondata di attacchi:

 - Un consigliere Rai lo ha definito “megafono della propaganda israeliana”.

 - Il Movimento 5 Stelle ha annunciato un’interrogazione in Vigilanza Rai, parlando di “disinformazione” e “complicità con un criminale di guerra”.

Solo poche voci della maggioranza di centrodestra hanno deciso di difendere Brunori, sottolineando il valore del suo lavoro e il rispetto dovuto a chi ogni giorno rischia la vita in un Paese in guerra.

Il servizio pubblico ha il dovere di offrire tutti gli elementi per permettere di formare la propria opinione, soprattutto in un contesto segnato dalla propaganda come la guerra a Gaza.

Quando racconti i fatti con equilibrio, la propaganda si agita.

Quando mostri la realtà e dai voce a tutti, ti accusano di fare propaganda.

Lo scandalo non è il reportage, ma la pretesa di un’informazione a senso unico.

Difendere la libertà di stampa significa difendere giornalisti come Brunori: seri, onesti, e in prima linea ogni giorno.

Vedi il reportage di Brunori a questo link: 

 https://youtu.be/mgayVePW2fM?si=sVwMpQzKTVW013nR 

www.studioservice.com

Israele, Palestina, Gaza

Alcune persone, a parer mio troppe, dovrebbero provare a informarsi e a inserire il cervello, se ci riescono.
Nella mattinata dei 7 ottobre 2023 Hamas ha attaccato Israele, senza preavviso, a partire dalla Striscia di Gaza, nella zona oggi chiamata Palestina, facendo un massacro.
Israele sta procedendo con l'eliminazione dei terroristi che installano basi militari negli ospedali e nelle scuole facendosi vigliaccamente scudo della popolazione civile.
Mi auguro che Israele questa volta non si faccia fermare per l'ennesima volta e finisca il lavoro, estirpando alla radice questo cancro che troppa gentaglia ancora giustifica.

P. S.
La cartina è del 933 a.C. potete notare Israele, che prima comprendeva il Regno di Giuda, nato da una scissione e la zona chiamata Filistea che, in seguito, i Romani chiamarono Palestina.

C'è gente che ancora scrive che Israele è nata nel 1940, per cui la Bibbia e le 12 Tribù di Israele sono edizioni moderne.
Domanda, quando Vi specchiate, non Vi viene da vomitare?🤮

L'ONU fa veramente schifo, vogliono la sofferenza solo per dare addosso a Israele: https://youtu.be/mgayVePW2fM?si=A76PFI3tntjZGEJN


Chiunque confonde Israele con gli Ebrei di tutto il Mondo e parla di "genocidi", prima di farlo si deve INGINOCCHIARE ! 


 www.studioservice.com

Cybersicurezza e AI, a Roma convegno Confassociazioni Digital

www.studioservice.com

PMI: Aggiornamenti e News

Sotto la lente
 
 
img
 
Commissione Europea
 
Regime forfettario, la UE avvia procedura di infrazione contro l’Italia
 
 
Le notizie della settimana
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
 
Scadenze e novità in agenda
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
 
Schede
 
 
img
 
 
img
 
 
 
Risposte dell'esperto
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 
 
img
 

www.studioservice.com