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Fontana di Trevi e Palazzo Poli, tutto quello che c’è da sapere.

E’ la più spettacolare e grande delle fontane di Roma, con una larghezza di 20 metri e un’altezza di 26 metri.

L’acqua Vergine (Aqua Virgo) fu portata a Roma da Marco Vipsanio Agrippa nel 19 a.C. Tale acquedotto pesca l’acqua da una zona densa di sorgenti acquifere nei pressi del corso del fiume Aniene, 10 chilometri a est di Roma

Il primo progetto venne realizzato nel punto terminale dell’acquedotto dell’Acqua Vergine nel 1410. La fontana era costituita da tre vasche affiancate, nelle quale l’acqua sgorgava da tre bocche distinte.

Nel 1640 per volontà di papa Urbano VIII (1622-1644), in concomitanza con l’ampliamento della piazza, Gian Lorenzo Bernini progetta una nuova fontana, ma i lavori furono interrotti per vari motivi.

La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII che, nel 1732, tra i vari progetti presentati, venne scelto quello dell’architetto Nicola Salvi. Cominciata nel 1732, fu infine affidata nel 1759 a Pietro Bracci aiutato da suo figlio Virginio. I due completarono l'opera, che venne inaugurata nel 1762.

La scenografia della fontana è dominata da una scogliera rocciosa che occupa tutta la parte inferiore del palazzo. 

Le statue posizionate in alto sono:

- l'Abbondanza dei frutti di Agostino Corsini,

- la Fertilità dei campi di Bernardo Ludovisi,

- i Doni dell'autunno di Francesco Queirolo e

- l'Amenità dei prati di Bartolomeo Pincellotti.

Nella nicchia centrale troviamo invece la statua di Oceano di Pietro Bracci posizionata su una conchiglia trainata da cavalli marini alati, condotti da due tritoni.

Nelle zone ai lati della nicchia sono invece presenti le
- statue della Salubrità e dell'Abbondanza di Filippo Della Valle. 
Poco più in alto,
- i rilievi che rappresentano Agrippa nell'atto di approvare la costruzione dell'acquedotto dell'Aqua Virgo di Giovan Battista Grossi e
- la Vergine intenta a mostrare la sorgente a dei soldati di Andrea Bergondi.

PALAZZO POLI, l’edificio su cui poggia la Fontana di Trevi, commissionato da Lelio dell’Anguillara, duca di Ceri, che nel 1566 aveva acquistato il preesistente palazzo Del Monte, è il risultato di diverse fasi costruttive.

I lavori furono eseguiti su progetto dell’architetto Martino Longhi il Vecchio (1573). Alla sua morte, continuarono grazie all’architetto Ottaviano Mascherino. Il Palazzo Poli fu acquistato nel 1978 dallo Stato; oggi è la sede dell’Istituto Centrale per la Grafica.

CURIOSITÀ.

- L'acqua della Fontana di Trevi è ogni giorno la stessa: viene controllata, depurata e rimessa in circolo.

- La Fontana di Trevi ha fatto da splendida cornice alla scena più nota del film La Dolce Vita del regista Federico Fellini, protagonisti Anita Ekberg e Marcello Mastroianni: .

- Non tutti sanno che sul lato destro esterno della fontana si trova una vaschetta rettangolare con due piccole cannelle: la fontana degli innamorati. Le coppie che bevono a questa fontanella resteranno innamorate e fedeli per sempre.

- Ma la leggenda popolare più famosa collegata alla Fontana di Trevi è quella legata al lancio della moneta. Oltre a portare fortuna, lanciare una monetina di spalle e con gli occhi chiusi nella fontana assicura, secondo la leggenda, il ritorno nella Città Eterna.
Secondo alcune fonti, il lancio della moneta fu inventato dal grande archeologo del 1800, Wolfgang Helbig che nel lasciare Roma dopo un lungo soggiorno era sofferente. Decise così di lanciare una vecchia monetina nella vasca della Fontana di Trevi come buon auspicio per tornare presto nella Città Eterna.
Tuttavia, secondo gli storici l'origine sarebbe ancora più antica: gli antichi romani già millenni fa usavano lanciare monete in corsi d'acqua, fiumi, laghi e anche fontane, per accattivarsi i favori delle divinità. 
Ancora una curiosità: avete notato il grande vaso sulla destra della fontana? 
I Romani lo hanno soprannominato “asso di coppe” e sembra sia stato collocato lì dallo stesso Nicola Salvi. Si dice che durante i lavori di costruzione della fontana, ci fosse un barbiere con la bottega proprio da quel lato della piazza e che questi si lamentasse in continuazione per i disagi e il rumore causati dal cantiere. 
“È solo uno spreco di soldi!” gridava imperterrito il barbiere. Salvi, stanco delle lamentele, per tutta risposta colloca l’enorme vaso a tappare la vista del cantiere al petulante barbiere. 
Provate a mettervi dietro l’asso di coppe: non si vede nulla!!!

- Ogni anno si estraggono dalla fontana circa un milione di Euro in monete. Dal 2007 questo denaro è dato in beneficenza.

 

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PMI: Martedì 25 luglio 2023

 
 
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