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Processo dell'Ocse alla giustizia civile Italiana

"Per primo grado 564 giorni". 
Grasso: "Girone Dantesco".
L'Italia è di gran lunga il paese tra gli Stati avanzati in cui si subiscono in tempi più lunghi sul processo civile. E si tratta di una vera e propria "zavorra sull'attività economica"
Roma, "I tempi del primo grado di giudizio sono quasi il doppio della media dei paesi Ocse. Si parla di 4 milioni di pendenze. Non è accettabile che i processi siano concepiti come un girone dantesco". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, durante la presentazione del rapporto Ocse sull'efficienza della giustizia in Italia. "E la frase 'ma si', fammi causa' non puo' essere concepita come uno scudo per negare i diritti", ha aggiunto Grasso. "Con un numero di magistrati inferiore alla media europea l'Italia si trova ad avere quasi il doppio delle pendenze rispetto alla media europea", ha sottolineato ancora. 

Fonte: Quotidiano.net - Qui l'Articolo Completo

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Sabato 22 giugno: verso il futuro politico, economico, fiscale e sociale di Italia

Durante il convegno, Marco Paccagnella presidente di Federcontribuenti, presenterà '' Finalmente Liberi '', commissione di inchiesta costituita dentro Federcontribuenti e che si occuperà esclusivamente della questione dei bambini sottratti alle famiglie e dati in affidamento alle case famiglia. La Commissione, composta da un pool di avvocati ed esperti della Sindrome da alienazione parentale, Pas, avrà il difficile compito di far luce sulle gravi incongruenze di un percorso giudiziario e psicologico poco trasparente e non scientificamente appropriato. 

Fonte: FEDERCONTRIBUENTI

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Nuovo "pacchetto giustizia", sulla mediazione obbligatoria è ancora scontro

Decreto “del fare”, il CNF al ministro Cancellieri: Subito un incontro per ripristinare confronto e studiare un intervento organico. Il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa ha inviato una lettera al ministro guardasigilli: “Forti criticità delle norme in materia di giustizia. Grave prevedere misure sull'esercizio della giurisdizione e sull'accesso alla giustizia dei cittadini senza confronto con chi esercita il ministero della difesa”. Dura la posizione dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana: sulla giustizia un passo avanti e due indietro; sulla buona strada, ma migliorabile, l’intervento sull’arretrato, incomprensibile quello sulla mediazione obbligatoria, incostituzionale e fallimentare per l’OUA; ancora più grave è il ricorso al decreto per l’ennesimo intervento spot sulla giustizia e denuncia: nessun confronto con l'avvocatura. 

Fonte: IPSOA - Articolo Completo QUI

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