La corte Ue condanna la giustizia italiana perchè vedere i nipoti è ...
La sentenza emessa dalla corte di Strasburgo punisce il sistema giudiziario italiano, dando ragione a due coniugi torinesi, che non hanno ...I nonni hanno il diritto di vedere i nipoti, Corte europea condanna ...
Fanpage-4 ore faApprofondisci (Altri 14 articoli)Spacciatore subito libero: “La mala giustizia italiana!” parola del ...
sindaco dante cattaneo CERIANO LAGHETTO – Fermo, condanna e rilascio “lampo” per lo spacciatore di droga marocchino preso nel Parco ...“Ora mio figlio ha due mamme anche per la giustizia italiana”
«A Natale, mio figlio ed io, eravamo in Italia, con mio fratello, mia padre e mia madre. Felici? Di più, felicissimi. Diventare mamma, e fare la ...Algeria » Caso Saipem-Sonatrach-Eni: La giustizia italiana non ...
Algeri - L'ex Ministro dell'energia, Chekib Khelil non figura tra gli imputati inclusi sulla lista elaborata dalla procura di Milano, che ha appena ...Giustizia, le precisazioni della Federciclismo
Giovanni Malagò, presidente del Coni e Renato Di Rocco, presidente delle Federazione ciclistica italiana. Ansa. Dopo le dimissioni del ...Il Liceo Scientifico di Marsala alla Giornata per la Giustizia Featured
Il Liceo Scientifico di Marsala alla Giornata per la Giustizia Featured ... di crescita attraverso l'informazione sulla giustizia italiana dalla viva ...Reggio – 'Chiamatela pure giustizia (se vi pare)'. Occhio critico sul ...
In una lunga intervista vengono affrontate le questioni più spinose e controverse della giustizia italiana, e non mancano critiche e bordate ...Speciale Giustizia e Avvocatura, esperti a confronto -video
L'efficienza della giustizia italiana affronta da anni una serie di difficoltà dovute all'evoluzione dei sistemi informatici e alle lungaggini ...Corruzione, Orlando: "Raggiunto livello intollerabile" /La diretta
Orlando nel corso del suo intervento ha ripercorso i "mali" dellagiustizia italiana. "Per molti anni la giustizia - ha detto Orlando - è stato terreno ...Giustizia, M5S: Orlando ministro fantasma per una riforma inesistente
ilVelino/AGV NEWS-19 gen 2015Approfondisci (Altri 145 articoli)“Giornata per la Giustizia”: anche l'Associazione Nazionale ...
Savona. Domani in tutta Italia c'è la Giornata per la Giustizia indetta dall'Associazione Nazionale Magistrati, che si attuerà attraverso iniziative ...
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GIUSTIZIA ITALIANA: ULTIME !
Noam Chomsky, “ecco 10 modi per capire tutte le menzogne che ci dicono”.
Noam Chomsky, padre della creatività del linguaggio, definito dal New York Times “il più grande intellettuale vivente”, spiega attraverso dieci regole come sia possibile mistificare la realtà.
La necessaria premessa è che i più grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei grandi potentati economico-finanziari, interessati a filtrare solo determinati messaggi.
1) La strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti. Per esempio, l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca (Bruno Vespa é un maestro).
2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino un problema, per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Un esempio? Mettere in ansia la popolazione dando risalto all’esistenza di epidemie, come la febbre aviaria creando ingiustificato allarmismo, con l’obiettivo di vendere farmaci che altrimenti resterebbero inutilizzati.
3) La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4) La strategia del differimento. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. Parlare continuamente dello spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se non esistesse una politica economica diversa.
5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Per esempio, diversi programmi delle trasmissioni generaliste. Il motivo? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, in base alla suggestionabilità, lei tenderà ad una risposta probabilmente sprovvista di senso critico, come un bambino di 12 anni appunto.
6) Puntare sull'aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile.
7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per esempio, conoscono cosa sia il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E molti continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente ad Internet.
8) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.
9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani, per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se non trovano lavoro, non del sistema.
10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su sé stesso.
Si tratta di un decalogo molto utile. Io suggerirei di tenerlo bene a mente, soprattutto in periodi difficili come questi.
Fonte: L'InKiesta
www.studiostampa.com
La necessaria premessa è che i più grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei grandi potentati economico-finanziari, interessati a filtrare solo determinati messaggi.
1) La strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti. Per esempio, l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca (Bruno Vespa é un maestro).
2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino un problema, per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Un esempio? Mettere in ansia la popolazione dando risalto all’esistenza di epidemie, come la febbre aviaria creando ingiustificato allarmismo, con l’obiettivo di vendere farmaci che altrimenti resterebbero inutilizzati.
3) La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4) La strategia del differimento. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. Parlare continuamente dello spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se non esistesse una politica economica diversa.
5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Per esempio, diversi programmi delle trasmissioni generaliste. Il motivo? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, in base alla suggestionabilità, lei tenderà ad una risposta probabilmente sprovvista di senso critico, come un bambino di 12 anni appunto.
6) Puntare sull'aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile.
7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per esempio, conoscono cosa sia il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E molti continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente ad Internet.
8) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.
9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani, per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se non trovano lavoro, non del sistema.
10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su sé stesso.
Si tratta di un decalogo molto utile. Io suggerirei di tenerlo bene a mente, soprattutto in periodi difficili come questi.
Fonte: L'InKiesta
www.studiostampa.com
Sommario Rassegna Stampa di Venerdì 9 gennaio 2015
Ambiente
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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pag. 26
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Professioni
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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di VALERIO STROPPA - pag. 22
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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di BENEDETTA PACELLI - pag. 27
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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di MARIO VALDO - pag. 27
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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pag. 27
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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pag. 28, 29
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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pag. 28
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
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pag. 30
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IL SOLE 24ORE del 09/01/2015
|
di ALBERTO BONIFAZI ANNA GIANNETTI - pag. 43
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Società e Imprese
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ITALIA OGGI del 09/01/2015
|
di CINZIA DE STEFANIS - pag. 26
|
CORRIERE DELLA SERA del 09/01/2015
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di ANTONELLA BACCARO - pag. 21
|
IL SOLE 24ORE del 09/01/2015
|
pag. 8
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IL SOLE 24ORE del 09/01/2015
|
di GINA LEO
ALESSANDRO SACRESTANO - pag. 43
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