UNA TERRIBILE REALTÀ SUI TRIBUNALI DEI MINORI !
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venerdì 2 agosto 2013
venerdì 24 maggio 2013
martedì 16 aprile 2013
lunedì 18 marzo 2013
sabato 27 ottobre 2012
La giustizia italiana è tra le più arretrate d'Europa. Lo dice uno studio del CNR
di Filippo Benedetti Valentini
La vera risorsa non sta nei fondi, ma nella collaborazione fra diversi organi di giustizia. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato dall’Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsig-Cnr) in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche sull’Ordinamento Giudiziario dell’Università di Bologna. Una ricerca che è stata condotta per mettere a confronto i sistemi giudiziari europei con quello italiano per valutare e promuovere la qualità della giustizia nel nostro paese, analizzando da un lato le riforme applicate nei vari paesi europei, dall’altro il modo in cui i magistrati italiani vedono queste riforme.
E’ emerso che l’eccessiva durata dei procedimenti giudiziari, il mediocre trattamento subito dai cittadini spesso costretti a lunghe e snervanti attese nei corridoi dei tribunali, la scarsa fiducia di cui gode l’amministrazione della giustizia, sono solo alcuni dei problemi di cui soffre il sistema italiano. Questi problemi, tuttavia, non hanno caratterizzato solo l’Italia e possono essere affrontati anche senza stanziare maggiori finanziamenti. Una più efficiente gestione degli uffici, una migliore distribuzione delle risorse, un incremento delle performance dei magistrati e una maggiore attenzione alla soddisfazione dei cittadini sono, stando alla ricerca dell’ Irsig-Cnr, gli ingredienti di un sistema giudiziario più efficiente e veloce.
QUI L'ARTICOLO COMPLETO !
www.studiostampa.com
La vera risorsa non sta nei fondi, ma nella collaborazione fra diversi organi di giustizia. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato dall’Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsig-Cnr) in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche sull’Ordinamento Giudiziario dell’Università di Bologna. Una ricerca che è stata condotta per mettere a confronto i sistemi giudiziari europei con quello italiano per valutare e promuovere la qualità della giustizia nel nostro paese, analizzando da un lato le riforme applicate nei vari paesi europei, dall’altro il modo in cui i magistrati italiani vedono queste riforme.
E’ emerso che l’eccessiva durata dei procedimenti giudiziari, il mediocre trattamento subito dai cittadini spesso costretti a lunghe e snervanti attese nei corridoi dei tribunali, la scarsa fiducia di cui gode l’amministrazione della giustizia, sono solo alcuni dei problemi di cui soffre il sistema italiano. Questi problemi, tuttavia, non hanno caratterizzato solo l’Italia e possono essere affrontati anche senza stanziare maggiori finanziamenti. Una più efficiente gestione degli uffici, una migliore distribuzione delle risorse, un incremento delle performance dei magistrati e una maggiore attenzione alla soddisfazione dei cittadini sono, stando alla ricerca dell’ Irsig-Cnr, gli ingredienti di un sistema giudiziario più efficiente e veloce.
QUI L'ARTICOLO COMPLETO !
www.studiostampa.com
giovedì 11 ottobre 2012
La nostra Civiltà si sta disintegrando !
NON CI SONO PIU' LIMITI ALLA CATTIVERIA UMANA !
Ieri mattina, a Padova, un bambino di 10 anni è stato prelevato a scuola dalla polizia in esecuzione di un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre. I metodi usati sono stati coercitivi, la violenza, quella violenza che la nostra associazione combatte da sempre , in questo caso e’ ancora di piu’ intollerante ed inaccettabile. Stiamo parlando di un bambino di 10 anni che viene strattonato e trascinato via, che si dimena, piange e grida, di fronte alla insensibilita’ dei suoi “carcerieri”… Presente il padre, quella figura familiare che dovrebbe rasserenarlo ma che invece non gli da quella sicurezza di cui avrebbe bisogno! Ci indigna ancora di piu’ vedere in rete filmati di arresti eccellenti (vedi Fiorito Regione Lazio) che viene arrestato con tanto di Suv ad attenderlo e con tutti gli onori e le precauzioni del caso! Dovrebbe essere tenuto a mente da tutti che i bambini vanno ascoltati, i bambini hanno dei diritti, non calpestiamoli per sciocche regole burocratiche! Dove sono questi diritti che la nostra societa’ tanto declama? Il video mandato ieri in onda dalla Sciarelli a “Chi l’ha Visto” e’ un pugno nello stomaco, guardandolo l’aria inizia a mancare e il respiro si fa affannoso. L’appello della nostra Associazione e’ rivolto a tutti, comuni cittadini, Enti locali, alle Commissioni della Sicurezza del nostro Parlamento, Intervengano immediatamente e prendano seri provvedimenti nei confronti di quelle figure istituzionali, assistenti sociali, e poliziotti ai quali dovremmo affidarci per essere tutelati, che hanno utilizzato metodi criminali. Quel bambino non e’ un boss, non e’ un delinquente, e’ un bambino che subira’ un trauma indelebile per sempre…… Chiediamo con la massima urgenza di riunire le commissioni per l’infanzia e di studiare una modifica ai provvedimenti di allontanamento minorile, emanati dai Tribunali per i Minorenni Italiani .
Link video: http://youtu.be/28i2W-5v6p8
Il presidente dell’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus
Barbara Cerusico
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Ieri mattina, a Padova, un bambino di 10 anni è stato prelevato a scuola dalla polizia in esecuzione di un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre. I metodi usati sono stati coercitivi, la violenza, quella violenza che la nostra associazione combatte da sempre , in questo caso e’ ancora di piu’ intollerante ed inaccettabile. Stiamo parlando di un bambino di 10 anni che viene strattonato e trascinato via, che si dimena, piange e grida, di fronte alla insensibilita’ dei suoi “carcerieri”… Presente il padre, quella figura familiare che dovrebbe rasserenarlo ma che invece non gli da quella sicurezza di cui avrebbe bisogno! Ci indigna ancora di piu’ vedere in rete filmati di arresti eccellenti (vedi Fiorito Regione Lazio) che viene arrestato con tanto di Suv ad attenderlo e con tutti gli onori e le precauzioni del caso! Dovrebbe essere tenuto a mente da tutti che i bambini vanno ascoltati, i bambini hanno dei diritti, non calpestiamoli per sciocche regole burocratiche! Dove sono questi diritti che la nostra societa’ tanto declama? Il video mandato ieri in onda dalla Sciarelli a “Chi l’ha Visto” e’ un pugno nello stomaco, guardandolo l’aria inizia a mancare e il respiro si fa affannoso. L’appello della nostra Associazione e’ rivolto a tutti, comuni cittadini, Enti locali, alle Commissioni della Sicurezza del nostro Parlamento, Intervengano immediatamente e prendano seri provvedimenti nei confronti di quelle figure istituzionali, assistenti sociali, e poliziotti ai quali dovremmo affidarci per essere tutelati, che hanno utilizzato metodi criminali. Quel bambino non e’ un boss, non e’ un delinquente, e’ un bambino che subira’ un trauma indelebile per sempre…… Chiediamo con la massima urgenza di riunire le commissioni per l’infanzia e di studiare una modifica ai provvedimenti di allontanamento minorile, emanati dai Tribunali per i Minorenni Italiani .
Link video: http://youtu.be/28i2W-5v6p8
Il presidente dell’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus
Barbara Cerusico
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
sabato 18 agosto 2012
Firmiamo per salvare una BAMBINA !
Premesso che abbiamo appreso dagli organi di informazione la dolorosa ed inaudita storia di mamma Federica Puma e che in qualità di cittadini Italiani siamo indignati, arrabbiati, sdegnati e delusi dall'operato di certi Giudici; che consideriamo erroneo che si faccia una nuova perizia psicologica sulla madre della minore, già valutata sana e capace di fare come si deve la genitrice da ben due consulenze di ufficio già precedentemente disposte ed effettuate; che riteniamo inammissibili e assurdi i costi inutili che continuano a gravare sulla collettività per mantenere ingiustamente, ingiustificatamente ed inspiegabilmente una bimba a soffrire e a tormentarsi ancora prigioniera dentro una Casa Famiglia; che è inaccettabile l’ingiustizia commessa nei confronti di questa piccola creatura, che ha commosso tutta l’Italia intera per i suoi pianti e la sua disperazione http://www.youtube.com/watch?v=ty1PdWOKo5E (Radio IES Ouverture); che è assolutamente intollerabile che una bimba desiderosa semplicemente di stare con la sua mamma, com’è naturale che sia, ne debba essere forzatamente separata; che se è vero, come è vero, che la Giustizia deve essere amministrata “In Nome del Popolo”, noi Cittadini Italiani, intendiamo far sapere a chi ci rappresenta nei tribunali, che Desideriamo e Ribadiamo che la bimba venga restituita da subito e immediatamente alla sua mamma, al fine che la stessa possa continuare a crescerla ed accudirla, come ha già fatto ininterrottamente dalla nascita per 7 (sette) anni (e prima ancora nel suo grembo per nove mesi), sino a quell'infausto 14 dicembre 2011.
L’iniziativa tende a denunciare all’intera opinione pubblica non solo per il caso di mamma Federica e dello strazio di una bambina di sette anni, MA tutte le azioni poste in essere quotidianamente dall’Autorità Giudiziaria nel nostro Paese, nella erronea convinzione di agire nell’interesse dei minori mentre in realtà tali azioni provocano solo danni e sofferenze ai bambini, alle loro mamme, alle intere famiglie .
Qui si può firmare la Petizione. GRAZIE ! http://firmiamo.it/sostieni-mamma-federica-puma-
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
L’iniziativa tende a denunciare all’intera opinione pubblica non solo per il caso di mamma Federica e dello strazio di una bambina di sette anni, MA tutte le azioni poste in essere quotidianamente dall’Autorità Giudiziaria nel nostro Paese, nella erronea convinzione di agire nell’interesse dei minori mentre in realtà tali azioni provocano solo danni e sofferenze ai bambini, alle loro mamme, alle intere famiglie .
AFFINCHE’ NON SI RIPETANO PIU’ FATTI DEL GENERE
DICIAMO BASTA !!!!!!!!!!
LA STORIA: Due genitori si separano, e il giudice decide di sottrarre all’affetto e alle cure della mamma, la bambina di appena 7 anni per collocarla in una casa famiglia. In poche parole, la bambina è costretta a pagare in prima persona il conflitto tra i genitori. Ad occuparsi del caso l'avvocato Giuseppe Lipera, difensore della mamma. Il legale ha ripercorso la vicenda di Federica Puma una donna di 30 anni di Milano, ma che da tempo vive a Roma. Lipera ha definito "abnorme" la decisione con cui i giudici del Tribunale dei Minorenni hanno stabilito il trasferimento, il 14 dicembre 2011, della bambina nella casa famiglia di Roma, "per conflittualità tra i genitori". L'avvocato avverte: "Ogni istante che passa nella casa famiglia che io chiamo CARCERE PER BAMBINI - dice Lipera - la piccola rischia di subire danni psicologici e fisici". “I giudici - dice il legale - sono stati indotti in errore dagli assistenti sociali del Comune di Roma e abbiamo chiesto al Tribunale dei Minorenni la revoca del provvedimento".Qui si può firmare la Petizione. GRAZIE ! http://firmiamo.it/sostieni-mamma-federica-puma-
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì 16 agosto 2012
Soppressi 31 tribunali, salvi quelli in zone di mafia
Nuova geografia giudiziaria: ok definitivo dal CdM
Palazzo Chigi. Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del provvedimento, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148/2011 del precedente esecutivo.
La versione definitiva del decreto prevede:
1) la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l'iniziale previsione;
2) la riduzione e l'accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto approvato il 6 luglio scorso, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;
3) la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo - rispetto alla previsione iniziale - un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l'eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità dalla terraferma;
4) la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.
"Ho letto con grande attenzione il parere del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi” - commenta la ministro Paola Severino. “Ho registrato posizioni tra di loro diversificate e, in piena sintonia col Consiglio dei ministri, abbiamo deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata".
"Avevo più volte espresso - prosegue la guardasigilli - la mia apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal CSM nel proprio parere, le richieste delle commissioni giustizia di camera e senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie. Un terreno questo - sottolinea la ministro Severino - su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico".
"Per queste ragioni, sono state espunte, dall'iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l'unica eccezione di Rossano il cui accorpamento a Castrovillari è giustificato dalla presenza di una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale dei due circondari e dalla facilità di comunicazione tra i territori". È stata invece confermata - conclude la guardasigilli - la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l'esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze".
Allegati
Elenco completo relativo alle 220 sezioni distaccate abolite e alle 31 sedi di tribunale e relative procure soppresse.
Elenco delle 31 sedi di tribunale e relative procure che sono state abolite dal dlgs in attuazione della delega.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Palazzo Chigi. Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del provvedimento, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148/2011 del precedente esecutivo.
La versione definitiva del decreto prevede:
1) la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l'iniziale previsione;
2) la riduzione e l'accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto approvato il 6 luglio scorso, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;
3) la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo - rispetto alla previsione iniziale - un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l'eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità dalla terraferma;
4) la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.
"Ho letto con grande attenzione il parere del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi” - commenta la ministro Paola Severino. “Ho registrato posizioni tra di loro diversificate e, in piena sintonia col Consiglio dei ministri, abbiamo deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata".
"Avevo più volte espresso - prosegue la guardasigilli - la mia apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal CSM nel proprio parere, le richieste delle commissioni giustizia di camera e senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie. Un terreno questo - sottolinea la ministro Severino - su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico".
"Per queste ragioni, sono state espunte, dall'iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l'unica eccezione di Rossano il cui accorpamento a Castrovillari è giustificato dalla presenza di una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale dei due circondari e dalla facilità di comunicazione tra i territori". È stata invece confermata - conclude la guardasigilli - la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l'esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze".
Allegati
Elenco completo relativo alle 220 sezioni distaccate abolite e alle 31 sedi di tribunale e relative procure soppresse.
Elenco delle 31 sedi di tribunale e relative procure che sono state abolite dal dlgs in attuazione della delega.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
sabato 26 maggio 2012
Giustizia (In)Civile
Una giustizia lenta scoraggia qualsiasi investitore. Sono 1300 i posti da giudice scoperti. La loro carenza è spesso colmata da avvocati prestati alla magistratura in qualità di supplenti. Con la conseguenza che in un processo i giudici sono sempre differenti. La digitalizzazione degli atti processuali, che consentirebbe un risparmio di 84 milioni di euro l’anno, è un processo virtuoso ma ancora in fase sperimentale. Le proposte per innescare un circolo virtuoso, ci sono ma passano attraverso una riforma strutturale, che permetta di risparmiare e reinvestire i soldi per una maggiore efficienza.
Ma perché la giustizia italiana è al collasso? Sono quasi 9 milioni i processi da smaltire (5,5 solo nel civile), per definire un contenzioso civile servono in media 7 anni e 3 mesi. Per emettere una sentenza in una causa di fallimento non bastano 9 anni. Una giustizia lenta ed incerta scoraggia qualsiasi investitore estero che voglia entrare nel nostro mercato. Poi c’è un problema di organico. Sono più di mille i ruoli da giudice scoperti. La loro carenza è spesso colmata dai Got (giudici onorari del tribunale), avvocati prestati alla magistratura in qualità di supplenti.
Lo scorso marzo l’istituzione della mediazione civile non ha dato i frutti sperati e la digitalizzazione degli atti processuali è un processo virtuoso ma ancora in fase sperimentale. Una volta a regime consentirà un risparmio di 84 milioni di euro l’anno. Riformare la giustizia significa anche rivedere la geografia giudiziaria: accorpare i tribunali più piccoli comporta un risparmio di risorse e di personale da destinare in altri settori. Ma anche una maggiore specializzazione degli uffici giudiziari. La giustizia civile è la giustizia dei cittadini, la giustizia di tutti i giorni. Non va pensata come una zavorra, ma bisogna innescare un circolo virtuoso, attraverso una riforma strutturale, che permetta di risparmiare e reinvestire i soldi per una maggiore efficienza. I problemi sono molti, ma non più rinviabili se vogliamo consegnare al Paese un sistema giudiziario migliore e più giusto.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
sabato 12 maggio 2012
Ruta: "E' la fine di un incubo".
Svolta in Cassazione dopo 7 anni:
il Blog non è stampa clandestina.
SI CONCLUDE LA BATTAGLIA DEL BLOGGER
CONDANNATO IN PRIMO E SECONDO GRADO - (Fonte La Stampa)
I Blog non sono assoggettabili alla legge sulla stampa del 1948, in particolare non hanno l’obbligo di registrarsi presso il tribunale come testata giornalistica, a meno che non ricevano finanziamenti pubblici. Lo ha stabilito la III sezione della Corte di Cassazione (presidente Saverio Felice Mannino) con la sentenza storica che ha assolto con formula piena («il fatto non sussiste) il blogger siciliano Carlo Ruta, che era stato condannato in primo e in secondo grado per il reato di stampa clandestina.
Carlo Ruta |
La condanna di Ruta aveva creato una sollevazione di protesta dal mondo dei blogger, che ora possono tirare un respiro di sollievo. Aveva inoltre rivelato un vuoto legislativo in materia. «Questa sentenza è importante - ha commentato il difensore di Ruta, Giuseppe Arnone - perchè fa giurisprudenza, traccia la strada in un settore ancora non regolamentato. Nella mia arringa ho sottolineato che imporre un giornalista come direttore responsabile ad ogni blog significherebbe sterminare i blog: pochi potrebbero sopportarne il costo. È vero che una legge del 2001 prevede che i notiziari web siano registrati come testata, ma questo obbligo riguarda solo quei notiziari web che chiedono finanziamenti pubblici e che pertanto devono avere una consistenza strutturale. I giudici della Cassazione hanno mostrato buon senso e apertura ai valori della libertà di pensiero e di espressione».
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
venerdì 27 aprile 2012
Importanza del Gratuito Patrocinio !
Spesso non si sa come attivare un servizio a cui si ha diritto e non si riesce a beneficiarne solo perchè non si trovano le istruzioni minime per evitare che la pubblica amministrazione risponda con incomprensibili divieti o rifiuti privi di ogni buon senso. A volte può capitare anche con l’ammissione al gratuito patrocinio (o, con la dizione aggiornata, “Patrocinio a spese dello stato”).
Al fine di scongiurare giri a vuoto e riuscire nell'attivazione immediata dell’istituto, vediamo assieme come preparare la domanda di ammissione al gratuito patrocinio, a chi inviarla e come schivare errori che impedirebbero il pagamento delle spese di lite da parte dello stato.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
domenica 19 febbraio 2012
Giustizia. Le lacrime sono tornate nella politica
Agenpress - (Articolo Completo) "Il ritorno dei sentimenti è importante, le lacrime sono tornate nella politica e quelle di Di Pietro erano lacrime di rabbia perché si è sentito aggredito pensando di aver fatto bene. Ma è un tipo di sofferenza che accomuna tutti i politici che stanno facendo del bene e soffrono per le critiche che ricevono. Capita anche a me". Lo ha detto il Guardasigilli Paola Severino intervistata a in 1/2 ora su Rai3 da Lucia Annunziata a proposito della commozione del leader dell'Idv per il ventennale di 'Mani Pulite".
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
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