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sabato 21 settembre 2013

CANCELLIERI "SERVE PACIFICAZIONE TRA GIUSTIZIA E POLITICA"

ROMA (ITALPRESS) - "Al Paese serve pacificazione". Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, intervistata da "A Ciascuno Il Suo" di Radio 24 concorda con l'appello del capo dello Stato a 'spegnere il conflitto tra politica e giustizia'. "C'e' bisogno di un clima sereno, perche' i problemi che abbiamo - dice
a Radio 24 - sono tanti e piu' c'e' un clima di serenita' e piu' si lavora insieme, piu' si risolvono". Una prospettiva che il Guardasigilli non considera un'utopia, "come dopo il fascismo.
L'Italia e' stata capace di trovarsi d'accordo in momenti difficilissimi: dopo il fascismo, gli animi erano laceranti, ma su cose importanti, hanno messo da parte le divisioni e sono riusciti a parlarsi e trovare vie d'intesa. L'Italia e' stata capace di alzare la testa in momenti gravi e sono sicura - continua il Ministro - che sapra' farlo anche ora: il clima sereno non puo' che essere un mezzo per poterlo fare meglio". Annamaria Cancellieri assicura che "il clima di precarieta' politica non turba il lavoro della Giustizia. Fino all'ultimo giorno, che puo' essere domani o tra sei mesi o tra un anno, non so, lo vedro' come il primo. Non mi appartengono le preoccupazioni sulla tenuta del Governo, io lavoro solo".
(ITALPRESS).
sat/com
20-Set-13 17:07
Fonte: Ministero della Giustizia - Comunicati Completi QUI

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venerdì 20 settembre 2013

La giustizia italiana DEVE essere oggetto di riforma

  1.  

    Napolitano: no a conflitto politica-giustizia. M5S: parole indecenti ... 

    La Repubblica-4 ore fa
    ll Capo dello Stato, durante il convegno su Loris D'Ambrosio, ribadisce la necessità di reciproco rispetto tra i poteri dello Stato. Cancellieri ...
  2. Sky.it
     

    Letta : «La giustizia in Italia? Funziona» 

    Corriere della Sera-19/set/2013
    «In Italia lo stato di diritto funziona e l'autonomia della magistratura la vogliamo rispettare». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ...
  3.  

    Politica e giustizia, Napolitano: stop conflitto 

    Il Secolo XIX-10 ore fa
    Roma - Bisogna «spegnere nell'interesse del Paese» il perdurante «conflitto tra politica e giustizia». Lo ha detto il presidente Giorgio ...
  4.  

    La nuova Forza Italia subito all'attacco sulla giustizia 

    Il Tempo-11 ore fa
    Nitto Palma: «Subito una riforma con separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati». Brunetta scrive a Letta: «Ti sbagli, ...
  5.  

    Giustizia italiana: gli avvocati si astengono dalle udienze? Anm ... 

    Iene Sicule-13 ore fa
    “Il Consiglio Direttivo della Camera Penale “Serafino Famà” di Catania manifesta stupore per la nota della Giunta distrettuale catanese dell' ...

giovedì 19 settembre 2013

Attenti ad Equitalia ! Scommette sull’ignoranza dei contribuenti e tenta il colpo, violando 2 leggi.

Pubblichiamo il comunicato di Federcontribuenti, lungo ma val la pena di leggerlo, si scopre infatti che Equitalia tenta il colpo, contando sull’ignoranza in materia dei contribuenti, violando ben 2 leggi! Ma il primo a violare le leggi è il Governo stesso: le tasse vanno approvate dal Parlamento, non sono atti amministrativi! 
Fate girare, tanti non sanno! 

Fonte: Signoraggio.it - Articolo Completo QUI

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mercoledì 18 settembre 2013

Politica, Giustizia ed Adempimenti in Italia !

Le scoperte tardive della politica

Il Sole 24 Ore - ‎7 ore fa‎
Con l'audizione in Parlamento del vicepresidente della Commissione europea, Olli Rehn, la politica italiana, da sempre assai distratta sulla portata di scelte che essa stessa approva a grande maggioranza, ha scoperto il significato pratico della nuova ...


All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/35439-retroattivit-o-non ...

Diritto & Diritti - ‎20 ore fa‎
Senza entrare nel merito dei pareri espressi in questi giorni di fine estate da autorevoli giuristi e costituzionalisti sull'asfissiante questione della irretroattività delle norme limitanti il diritto di elettorato passivo contenute sul decreto ...


La commedia dell'assurdo della politica italiana

Online-News - ‎15/set/2013‎
Fisco: diluvio adempimenti, 187 in 3 mesi, 2 a giorno. Se la politica non l'ha ancora capito i problemi veri sono questi. Ai contribuenti, alla gente, di Berlusconi non interessa più quasi niente, le emergenze sono altre. Ma sembra di vivere in una ...

Una relazione da leggere con spirito scevro da pregiudizi !




Un Riepilogo degli Articoli sulla Giustizia !




La giustizia italiana vista dagli altri

L’Ilva, Meredith, le cause civili. Giornali e osservatori inorridiscono
Coloro che sostengono che le critiche al sistema giudiziario italiano, e le conseguenti proposte di riforme radicali, nascono soltanto dalle vicende di Silvio Berlusconi (le quali sono evidenti prove dello strapotere giudiziario contrapposto alle istituzioni della democrazia, ma come tali non vengono prese in considerazione dall’ampia area di opinione contraria al centrodestra e al suo leader) dovrebbero prendere nota del modo in cui viene giudicata all’estero l’intraprendenza giudiziaria italiana anche in altri campi. 

Fonte: IL FOGLIO - Articolo Completo QUI

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La giustizia italiana ha bisogno di essere curata

Il professor Giuseppe Di Federico, tra le massime autorità in materia di diritto, tra i promotori dei sei referendum per una giustizia più giusta, ben noto ai lettori di “Notizie Radicali”, ha rilasciato al “Giornale di Sicilia” un’intervista curata da Gerardo Marrone. La riproduciamo.

Docente di Ordinamento giudiziario a Bologna ed ex membro “laico” del Consiglio superiore della magistratura, componente della commissione di saggi voluta dal premier Enrico Letta per mettere a punto un pacchetto di riforme costituzionali, Giuseppe Di Federico non è certo un cultore del politicamente corretto. Non è da tutti, d’altronde, dedicare un intero lavoro al “Contributo del CSM alla crisi della giustizia”.

Professor Di Federico, si parla tanto di ‘giustizia giusta’. Ma cos’è? O meglio, cosa dovrebbe essere?
“Volendo riassumere, il giudice deve risolvere una controversia tra due parti che si presentano da lui in posizione di parità. Ciò implica che il giudice e le parti devono avere la competenza o essere assistite da persone dotate di competenza per fare quel lavoro. E già qui, in Italia, sorgono i primi problemi”.

Cioè?
“Per esempio, come diceva Giovanni Falcone, una delle ragioni della crisi della giustizia sta nel fatto che i magistrati, dopo il reclutamento, non subiscono più valutazioni di professionalità. Poi, esiste un’altra questione…”.

Quale?
“Il processo, civile e penale, dovrebbe svolgersi in tempi ragionevoli. Altro aspetto che in Italia non esiste. Per i ritardi della nostra giustizia abbiamo ricevuto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo il doppio delle condanne ricevute dagli altri Paesi dell’Europa occidentale nel loro insieme”.

Limitiamoci all'ambito penale. Sulla divisione delle carriere tra pubblici ministeri e magistrati giudicanti, solo scontri e nessuna soluzione concreta. Perché?
“La sola divisione delle carriere, pur importane, non serve a molto sul piano operativo. Se per ipotesi ciò dovesse avvenire, lei pensa che per questo solo fatto i giudici considereranno il PM meno collega di prima? Per raggiungere l’obiettivo, la divisione delle carriere deve produrre strumenti di responsabilizzazione che oggi non esistono”.

Non starà mica dicendo che i PM sono ‘irresponsabili’?
“A differenza di tutti gli altri paesi da noi il Pubblico Ministero è indipendente come il giudice. Dalla Francia agli Stati Uniti, dal Portogallo alla Germania, all’Inghilterra, il PM fa invece parte di una struttura gerarchica unificata. Ha, cioè, a livello nazionale un capo che è politicamente responsabile del modo in cui vengono condotte le indagini e l’iniziativa penale. Qui, tutto questo non c’è. Le singole procure ed i singoli PM possono agire a loro piacimento. E se alla fine esce fuori che non c’era alcuna ragione per agire, loro possono sempre dire che non potevano fare diversamente a casa della obbligatorietà dell’azione penale”. 

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