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mercoledì 3 aprile 2013

DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS - LA BATTAGLIA

COMUNICATO STAMPA
Valdinievole: progetto recupero della capacità genitoriale tra inerzia del Tribunale dei Minorenni e cattivo utilizzo dei soldi pubblici destinati ai Servizi Sociali. Continua a tener banco la storia della sig.ra R.C. e del suo bambino N., affidato dal Tribunali per i Minorenni di Firenze ai Servizi Sociali della Valdinievole.
Ad indignare l’opinione pubblica è questo, l’ennesimo caso di un piccolo che viene collocato dal Tribunale dei Minorenni in una "struttura familiare" gestita da un prete e da una educatrice, e che si trova a vivere insieme ad altri 3 ragazzi che hanno il doppio della sua età ed una cultura completamente diversa dalla sua in contrasto aperto con un progetto di recupero e sviluppo armonico della personalità del piccolo. Ed è proprio questa ennesima vicenda di violazione dei diritti dei minori che ha portato l’avvocato Marco Valerio Verni, penalista di Roma e l’Associazione Donne per la Sicurezza onlus, ad appoggiare e sostenere la battaglia di questa mamma contro i Servizi Sociali della Valdinievole per far tornare N. alla sua vita di bambino e a casa dalla sua mamma.
Battaglia legale che si snoda tra istanze, ricorsi e carte bollate per chiedere ed ottenere risposte da parte del Tribunale dei Minorenni di Firenze che dal 2010 ha  disposto l’affidamento del minore in questione ai Servizi Sociali, dando loro anche il preciso incarico di porre in essere interventi di sostegno e controllo finalizzati anche al recupero della capacità genitoriale della mamma del piccolo ma di questi protocolli terapeutici e di sostegno per mantenere, recuperare o migliorare il rapporto tra il bambino ad essi affidato ed i suoi genitori, ciò nel pieno rispetto del diritto naturale alla genitorialità, non esiste alcuna traccia.
Unico dato positivo è la calendarizzazione degli incontri ed un aumento, in termini di tempo, della loro durata (da 30 a 45 minuti) del tempo di visita settimanale della mamma con il figlio.
Ma, naturalmente, ciò non può bastare, ed al momento ancora non abbiamo avuto risposte, né dal Tribunale per i Minorenni, né dai Servizi Sociali sull'esistenza del progetto di recupero della genitorialità, sulla durata dello stesso e sul perché, a distanza di quasi tre anni dal primo provvedimento di affidamento del minore agli stessi Servizi, ancora non si abbiano certezze di quando il bambino potrà rientrare in famiglia.
Una denuncia che l’avv. Marco Valerio Verni sta portando avanti  non soltanto a livello giudiziario ma anche attraverso la compiuta azione politica di un consigliere di Borgo a Buggiano, Giacomo Grifò, intento a scoprire come vengono effettivamente spesi i soldi pubblici destinati ai servizi sociali.
Il legale non esclude, però, la possibilità di un ricorso alla Corte Europea di Strasburgo, forti anche della recente sentenza Lombardo che ha evidenziato, in modo imbarazzante, l’inadeguatezza dei nostri tribunali minorili nonché degli stessi servizi sociali, specificando che, nelle questioni di diritto di famiglia, andrebbe sempre garantita l’adeguatezza delle misure adottate dalle autorità e la loro rapidità di esecuzione.

Associazione DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS
Sede Legale:  Via Dacia n. 18 - 00183 Roma
C.F.  97600100586
e-Mail:  b.cerusico@donneperlasicurezzaonlus.it
Tel. 388.1797.411

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mercoledì 27 marzo 2013

GUIDA BREVE ALLA RIABILITAZIONE PENALE

Scheda Pratica di Lorenzo Simonetti e Claudio Miglio - Fonte ADUC
Riteniamo importante che il cittadino sappia quali siano i propri diritti ed i propri doveri dinanzi alla legge per i reati in tema di stupefacenti.
Proprio per questo motivo, abbiamo redatto un vademecum pratico per comprendere al meglio l’istituto della riabilitazione.
Numerosi assistiti, infatti, si rivolgono a noi chiedendoci se rimarranno per sempre “segnati” da un processo penale, ovvero se esiste uno strumento che possa “cancellare” quello che, dopo molto tempo, sembra un brutto ricordo. 
Proprio a questo scopo serve la Riabilitazione. 
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lunedì 25 marzo 2013

Il Manifesto per la Giustizia Digitale

Pubblichiamo il Manifesto per la Giustizia Digitale, il documento sottoscritto da avvocati, magistrati e personale amministrativo per incentivare e sostenere l'innovazione ed il miglioramento dei servizi nella giustizia.
Affidato al Ministero della Giustizia, di concerto con il Consiglio superiore della Magistratura, nonché con la collaborazione dell'avvocatura e di altre istituzioni, il compito di dar vita ad una giustizia moderna, che sia in grado di servirsi della strumentazione digitale e telematica. Il Processo Civile Telematico si colloca in questa direzione.
La prossima legislatura sarà dunque chiamata a rendere effettivo il cambiamento.
(Altalex, 28 febbraio 2013

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lunedì 18 marzo 2013

Consulente del Tribunale, Prof.ssa Marisa Malagoli Togliatti fa consulenze di parte false!

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Futuro e Pensieri Politici !

IL TRICOLORE
di Giancarlo Bertollini
Speriamo che gli Italiani imparino a dividere le persone in Oneste e Disoneste e non in base al colore politico. Gli schieramenti tra Rossi e Neri, Laziali e Romanisti, Coppi e Bartali, Innocentisti e Colpevolisti, ci hanno portato sempre più in basso. La persona che abbiamo di fronte non deve essere considerata un Nemico da Distruggere, da uccidere, ma un Semplice Avversario da Battere, da Superare, con le Idee e la Giustizia. Dobbiamo imparare a Lottare "PER" (un progetto, un'idea, un sogno) e non "CONTRO". 
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giovedì 7 marzo 2013

VADEMECUM PER TRATTARE CON GLI AVVOCATI: COME REGOLARSI E COME DIFENDERSI


Con legge di fine legislatura, il 31 dicembre 2012 (l. 247/2012) è stata approvata la riforma dell'ordinamento della professione forense. Fra i numerosi articoli, che disciplinano le nuove disposizioni su ordini distrettuali, poteri del Cnf (Consiglio nazionale forense) e così via - che sono di interesse più per la categoria che per il cittadino - sono state cristallizzate norme che già avevano visto la luce di recente, sui rapporti fra l'utente e l'avvocato.
Con questa sintesi, alla quale aggiungiamo qualche dato di esperienza professionale maturato negli anni, anche grazie alle lettere che giungono in redazione, vogliamo fornire qualche consiglio pratico e rispondere alle vostre FAQ sul tema, su come avere un buon rapporto con il proprio legale, che non riservi sorprese. 
Fonte ADUC - Qui Articolo Completo

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domenica 3 marzo 2013

Il procedimento disciplinare nella riforma dell'ordinamento forense

A cura della Redazione Lex 24
1.  (I principi fondamentali).
A) Il 21 dicembre è stata approvata dal Senato la nuova disciplina professionale per gli avvocati, con Legge n. 247, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio u.s., e parzialmente entrata in vigore il 2 febbraio 2013.
La riforma investe tutti gli aspetti della professione legale e prevede una rivoluzione copernicana nella materia disciplinare; sia per gli aspetti sostanziali (gli illeciti) che per quelli procedurali.
Secondo l’art. 35, co. 1, lett. d), il Consiglio Nazionale Forense dovrà emanare (ed in seguito aggiornare) il Codice deontologico Forense, nel quale saranno delineati i nuovi illeciti disciplinari; l’art. 65, co. 5, indica che il Codice dovrà essere approvato entro un anno dall’entrata in vigore della legge di riforma, sentiti i Consigli degli Ordini forensi circondariali e la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza. 
Fonte: Il Sole 24ORE
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