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giovedì 21 giugno 2012

Prof. Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini

RETTIFICA STAMPA !
Nel cercare notizie sul Prof. Salvemini, nipote dell’illustre storico e politico Gaetano Salvemini, ci si imbatte, oltre che nella giusta descrizione di chi ha dedicato tutta la sua vita al ricordo dello zio con una serie infinita di iniziative, conferenze, pubblicazioni ed altro, apprezzate sia in Italia che all'estero, anche in alcuni files che, ingiustamente, hanno causato e causano un gravissimo danno alla sua reputazione.
Si tratta di questo: la Procura di Palmi fece arrestare quattro persone, tra cui anche il Prof. Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini per una serie di reati al fine di incidere sulle elezioni del 1994 al Comune di Roma. Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini era capolista di una lista civica che avrebbe dovuto disturbare l’elezione di Rutelli a Sindaco di Roma; cosa oggettivamente falsa perché la lista di Salvemini era invece anche essa una lista di sinistra di supporto a Rutelli.
E’ bene chiarire fin da ora due circostanze di fatto: la prima è che Salvemini constatò immediatamente l'incompetenza della Procura di Palmi; la seconda è che una volta ristabilita la competenza di Roma, la Procura della capitale ha chiesto  l’archiviazione della vicenda e in data 3-7-2000 il G.I.P. di Roma dott.ssa Augusta Iannini ha emesso decreto di archiviazione dichiarando “non doversi promuovere l’azione penale”, così sconfessando clamorosamente l’operato dei giudici di Palmi.
Su ricorso del Salvemini la Corte d’Appello di Roma ha emesso ordinanza ex art. 314 c.p.p. riconoscendogli un risarcimento di euro 9000.
In tale situazione, nel rispetto della Deontologia Professionale, si invitano tutti i Motori di Ricerca ed i Giornalisti ad integrare la notizia con la pubblicazione del presente Comunicato, dando atto dei fatti successivi quali l’archiviazione e la riparazione. Ogni ulteriore incompletezza darà origine alla azione legale del Prof. Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini che, avendo già subito un danno palesemente ingiusto, si vedrà costretto ad adire il Giudice Penale per il reato di diffamazione.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 15 giugno 2012

Equitalia invia intimazioni di pagamento

AGENPRESS -  Equitalia non solo non retrocede ma si avventura in situazioni estremamente compromettenti dal punto di vista giuridico e davanti alle tante sentenze che la vedono condannata muta usi e costumi ad aggirare la stessa Legge come un famelico camaleonte.
Un fenomeno che in questi giorni sta trovando il suo picco: migliaia i cittadini dopo aver vinto la causa contro Equitalia stanno ricevendo, anche a distanza di anni, intimazioni di pagamento su quegli stessi debiti che un giudice gli aveva annullato con sentenza. Non solo,Equitalia ha mutato anche il sistema di invio delle cartelle, una macchinazione per ingannare le stesse sentenze che annullano cartelle inviate senza la giusta notificazione.
Ora in uno stesso plico Equitalia invia più cartelle e questo potrebbe dar vita ad un pericoloso buco giuridico che rischia di pregiudicare diritti e giustizia degli stessi contribuenti. « Si tratta di abuso di potere, - spiega il presidente Finocchiaro -, dove si configura il reato penale in chi firma l'intimazione di pagamento per un credito vantato da Equitalia ma che un giudice tributarista o civile ha annullato con sentenza univoca.
Ancor più grave l'abuso se consideriamo che Equitalia si è costituita nei giudizi e che quindi non può dirsi all'oscuro. Dobbiamo avvisare questi cittadini che devono ricorrere con urgenza contro queste intimazioni di pagamento che sono in piena violazione.
Ecco lo scopo del nostro esposto alla procura penale di Roma, aprire un'accurata indagine sull'operato di Equitalia perchè è ovvia la violazione civile e penale dell'agenzia e se la classe politica non interviene e da ritenersi complice di questi abusi». 

Verso l'Abisso Democraticamente

di Gianni Pardo (da "Il Legno Storto")
Dire male della democrazia è un esercizio tanto facile da risultare ingeneroso. Come può non avere difetti un sistema in cui col suo voto l'ultimo dei cretini decide quanto il massimo politologo del Paese; in cui la massa dei cittadini non ha nozioni né di storia né di economia e giudica col livello mentale di un bambino; in cui la demagogia ha sempre tendenza a prevalere sulla ragionevolezza, proprio perché le persone cui si rivolge sono disinformate? 

sabato 9 giugno 2012

Le spese pazze della UE che impoveriscono gli Stati Membri, articolo sconsigliato alle persone sensibili.

da Imola Oggi 
A titolo informativo, ma anche in risposta alle inconsistenti accuse di Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e alla guida dell’Assemblea dell’Unione per il Mediterraneo, Vi proponiamo un elenco, anche se incompleto, dei miliardi spesi dalla UE (e dall’Italia) negli ultimi mesi in aiuti ai paesi della sponda sud del Mediterraneo e non solo…

martedì 5 giugno 2012

giovedì 31 maggio 2012

Equitalia: Stop a Ganasce Fiscali !

di Francesca Vinciarelli - Fonte PMI
Commissione Tributaria di Roma impone lo stop alle ganasce fiscali pronunciandosi contro Equitalia: sotto accusa intimidazione, mancata notifica e sproporzione rispetto al dovuto.
Periodo difficile per Equitalia, la società di riscossione tributi che negli ultimi tempi ha subito violente manifestazioni di dissenso:
la Commissione Tributaria di Roma si è infatti pronunciata in una sentenza contro Equitalia, decretando in pratica lo stop alle ganasce fiscali.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Lo Studio Bertollini e l'Ufficio Stampa On-Line

Lo Studio Bertollini e l'Ufficio Stampa On-Line
L'abbattimento dei costi di comunicazione per le PMI
e gli Studi Professionali è oggi una realtà.
Lo “Studio Bertollini”, realtà professionale che si occupa di comunicazione integrata e consulenze di marketing, è riuscito a creare l'Ufficio Stampa On-Line che è un nuovo modo di fare comunicazione d'impresa, e che, per i costi contenuti, può servire anche le PMI.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

sabato 26 maggio 2012

Giustizia (In)Civile


Una giustizia lenta scoraggia qualsiasi investitore. Sono 1300 i posti da giudice scoperti. La loro carenza è spesso colmata da avvocati prestati alla magistratura in qualità di supplenti. Con la conseguenza che in un processo i giudici sono sempre differenti. La digitalizzazione degli atti processuali, che consentirebbe un risparmio di 84 milioni di euro l’anno, è un processo virtuoso ma ancora in fase sperimentale. Le proposte per innescare un circolo virtuoso, ci sono ma passano attraverso una riforma strutturale, che permetta di risparmiare e reinvestire i soldi per una maggiore efficienza.
Una giustizia snella, rapida e meno costosa ci consegnerà un Paese più ricco e competitivo. Banca Italia sostiene che l’inefficienza della nostra giustizia ci fa perdere un punto di PIL l'anno. Soldi che sarebbero una boccata d'ossigeno in un periodo di crisi asfissiante. Per recuperare un credito commerciale  in Italia occorrono 1200 giorni, in Germania e Francia serve circa un quarto dello stesso tempo. Luciano Colangelo è uno dei soci della “CL Impianti”. Un’azienda romana che si occupa, appunto, di installazione e di manutenzione di impianti elettrici urbani ed industriali. Da quattro anni deve riscuotere un credito per un lavoro in subappalto di 130 mila euro, un quarto del suo fatturato annuale. Secondo i tribunali italiani la sua è una causa giovane. Anche la sua azienda è giovane e senza quel credito rischia di fallire.
Ma perché la giustizia italiana è al collasso? Sono quasi 9 milioni i processi da smaltire (5,5 solo nel civile), per definire un contenzioso civile servono in media 7 anni e 3 mesi. Per emettere una sentenza in una causa di fallimento non bastano 9 anni. Una giustizia lenta ed incerta scoraggia qualsiasi investitore estero che voglia entrare nel nostro mercato. Poi c’è un problema di organico. Sono più di mille i ruoli da giudice scoperti. La loro carenza è spesso colmata dai Got (giudici onorari del tribunale), avvocati prestati alla magistratura in qualità di supplenti.
Lo scorso marzo l’istituzione della mediazione civile non ha dato i frutti sperati e la digitalizzazione degli atti processuali è un processo virtuoso ma ancora in fase sperimentale. Una volta a regime consentirà un risparmio di 84 milioni di euro l’anno. Riformare la giustizia significa anche rivedere la geografia giudiziaria: accorpare i tribunali più piccoli comporta un risparmio di risorse e di personale da destinare in altri settori. Ma anche una maggiore specializzazione degli uffici giudiziari. La giustizia civile è la giustizia dei cittadini, la giustizia di tutti i giorni. Non va pensata come una zavorra, ma bisogna innescare un circolo virtuoso, attraverso una riforma strutturale, che permetta di risparmiare e reinvestire i soldi per una maggiore efficienza. I problemi sono molti, ma non più rinviabili se vogliamo consegnare al Paese un sistema giudiziario migliore e più giusto.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA