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giovedì 5 agosto 2021

ENASARCO: IL TRIBUNALE DI ROMA CONFERMA L'INVALIDITÀ DEL CDA GUIDATO DA ANTONELLO MARZOLLA.

FARE PRESTO

ENASARCO: IL TRIBUNALE DI ROMA CONFERMA L'INVALIDITÀ DEL CDA GUIDATO DA ANTONELLO MARZOLLA

Le gravi difficoltà che sta vivendo l'Enasarco merita che tutti i suoi iscritti (case mandanti, agenti di commercio, consulenti finanziari, agenti in attività finanziaria) siano informati sulle ultime vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo l'attuale governance della Fondazione Enasarco.

Come si ricorderà, il Consiglio di amministrazione della Fondazione aveva visto la luce tra le polemiche a seguito della illegittima decisione della Commissione Elettorale del 28.12.2020 (caratterizzata dall'esclusione del voto di un delegato dell'assemblea dell'Ente di espressione della lista Fare Presto di Confesercenti) che aveva consentito alla coalizione guidata da Confcommercio e Confindustria di assumere la maggioranza dei seggi in seno al CdA della Fondazione e la nomina a presidente di Antonello Marzolla.

A seguito delle iniziative giudiziarie intraprese dalla coalizione Fare Presto (Confesercenti, Fiarc, Anasf e Federagenti) insieme ad Assopam e Artenasarco, lo scorso 22 aprile il Tribunale di Roma aveva accertato l'illegittimità dei motivi che avevano condotto la Commissione Elettorale della Fondazione ad escludere dal voto un delegato della lista Fare Presto Confesercenti così impedendogli la partecipazione alla scelta dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Ciò nonostante, i vertici dell'Ente si sono radicalmente rifiutati di dare attuazione al provvedimento e, dunque, di considerare la validità del voto del delegato escluso. Anzi, per il tramite del proprio Presidente, la Fondazione ha messo in atto una strenua resistenza per ribaltare l'esito del giudizio, dando impulso, tra le altre cose, al reclamo avverso la suddetta ordinanza del Tribunale di Roma.

A nulla è valso l'intervento dei Ministeri Vigilanti che, dopo essere stati informati degli esiti della vicenda giudiziaria, non solo hanno rilevato l'illegittimità della costituzione dell'organo amministrativo, ma sono stati anche costretti a invitare il CdA - che nel frattempo, sempre su impulso del Presidente, si era riunito ed ha financo assunto decisioni fondamentali per la vita dell'Ente - affinché adottasse un comportamento ispirato alla necessaria prudenza.

Lo scorso 22 giugno il Tribunale di Roma ha respinto il reclamo proposto dalla Fondazione, confermando integralmente la decisione assunta in data 22.04.2021 ordinando in particolare di provvedere al "ripristino dello statutus quo ante" e, dunque, di procedere alla nuova proclamazione dei voti sulla base dei legittimi risultati elettorali attestati nel verbale dell'Assemblea dei delegati del 23 dicembre 2020.

In ottemperanza alla decisione del Tribunale del 22.06.2021, si è riunita nuovamente lo scorso 6 luglio la Commissione Elettorale proclamando i risultati elettorali e tenendo conto del voto del delegato che era stato originariamente escluso. Nel corso della medesima riunione è stato proclamato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione che, ad oggi, conta 12 componenti, 6 per ciascuna coalizione, dato che, lo si ricorderà, i tre seggi residui non potevano essere assegnati, non essendo prevista nello statuto e nel regolamento elettorale alcuna norma applicabile nel caso verificatosi dove, per parte mandanti, quattro liste avevano ottenuto una parità di resti.

I Ministeri vigilanti hanno appena chiesto ufficialmente che la Commissione elettorale, assegni i 3 seggi residui nel rispetto del voto espresso dalle mandanti iscritte all'ente. Questo non potrà che comportare l'assegnazione di due seggi su tre – e quindi la maggioranza – alla nostra lista, risultata la più votata sia lato agenti che lato mandanti.

Per buona pace di chi ha governato l'ente per decenni, portandolo nella situazione attuale, ed ancora non si dà pace di dover mollare la poltrona, arrivando a ricostruzioni fantasiose per accreditarsi come "vincitore" delle elezioni.

Per chi non li ricordasse ecco i risultati delle Elezioni:

Elezioni Enasarco Risultati lato Agenti di Commercio

Elezioni Enasarco Risultati lato Aziende Mandanti

Il dato più preoccupante è che per questi giochetti di difesa ad oltranza di "poltrone" non legittime, la Fondazione è completamente assente nello svolgere il proprio ruolo a sostegno dei propri iscritti, paralizzata nelle sue funzioni ed impossibilitata a deliberare qualsiasi provvedimento. Tutte le delibere del CdA e le determine presidenziali approvate in questo periodo sono illegittime e compromettono decisamente la vita dell'Ente.

Ricordiamoci che stiamo attraversando una grave crisi sia sanitaria che economica e che molti colleghi hanno visto sfumare (sono circa 18.000) contratti e provvigioni mentre da parte delle Istituzioni sono arrivati pochi e insufficienti aiuti.

In questa nostra prima newsletter, per carità di patria, rinviamo le informazioni relative alla gestione immobiliare e mobiliare dell'Ente che saranno invece esaurientemente trattate nella nostra prossima comunicazione.

 
FARE PRESTO

martedì 8 settembre 2015

SAN MARINO: ASSET BANK E BCS DI NUOVO SOTTO INDAGINE. I REATI IPOTIZZATI PER I DIRIGENTI COINVOLTI QUESTA VOLTA SONO TRUFFA, RICICLAGGIO ED ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

Riaperto presso il Tribunale Unico il procedimento penale 
nei confronti di Banca Commerciale Sammarinese assorbita 
da AssetBank all'inizio del 2012, precedentemente archiviato 
con motivazioni la cui natura pareva quantomeno dubbia. 
Il Giudice delle Appellazioni della Repubblica di San Marino ha espresso le sue motivazioni come da foto allegata del decreto che, a chiare lettere, oltre che stroncare in maniera definitiva le motivazioni della frettolosa (e inconcepibile. ndr) archiviazione del procedimento da parte del Commissario della Legge Volpinari, stigmatizza addirittura un possibile coinvolgimento nell’indagine della Banca Centrale della Repubblica di San Marino probabilmente per capire le motivazioni del mancato intervento dell’Ufficio di Vigilanza (nonostante fosse stato avvisato attraverso un esposto ufficiale ben prima della denuncia nei confronti di BCS n.d.r.). 

Fonte: SEGRETIDIBANCA - Qui l'Articolo !

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mercoledì 3 aprile 2013

DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS - LA BATTAGLIA

COMUNICATO STAMPA
Valdinievole: progetto recupero della capacità genitoriale tra inerzia del Tribunale dei Minorenni e cattivo utilizzo dei soldi pubblici destinati ai Servizi Sociali. Continua a tener banco la storia della sig.ra R.C. e del suo bambino N., affidato dal Tribunali per i Minorenni di Firenze ai Servizi Sociali della Valdinievole.
Ad indignare l’opinione pubblica è questo, l’ennesimo caso di un piccolo che viene collocato dal Tribunale dei Minorenni in una "struttura familiare" gestita da un prete e da una educatrice, e che si trova a vivere insieme ad altri 3 ragazzi che hanno il doppio della sua età ed una cultura completamente diversa dalla sua in contrasto aperto con un progetto di recupero e sviluppo armonico della personalità del piccolo. Ed è proprio questa ennesima vicenda di violazione dei diritti dei minori che ha portato l’avvocato Marco Valerio Verni, penalista di Roma e l’Associazione Donne per la Sicurezza onlus, ad appoggiare e sostenere la battaglia di questa mamma contro i Servizi Sociali della Valdinievole per far tornare N. alla sua vita di bambino e a casa dalla sua mamma.
Battaglia legale che si snoda tra istanze, ricorsi e carte bollate per chiedere ed ottenere risposte da parte del Tribunale dei Minorenni di Firenze che dal 2010 ha  disposto l’affidamento del minore in questione ai Servizi Sociali, dando loro anche il preciso incarico di porre in essere interventi di sostegno e controllo finalizzati anche al recupero della capacità genitoriale della mamma del piccolo ma di questi protocolli terapeutici e di sostegno per mantenere, recuperare o migliorare il rapporto tra il bambino ad essi affidato ed i suoi genitori, ciò nel pieno rispetto del diritto naturale alla genitorialità, non esiste alcuna traccia.
Unico dato positivo è la calendarizzazione degli incontri ed un aumento, in termini di tempo, della loro durata (da 30 a 45 minuti) del tempo di visita settimanale della mamma con il figlio.
Ma, naturalmente, ciò non può bastare, ed al momento ancora non abbiamo avuto risposte, né dal Tribunale per i Minorenni, né dai Servizi Sociali sull'esistenza del progetto di recupero della genitorialità, sulla durata dello stesso e sul perché, a distanza di quasi tre anni dal primo provvedimento di affidamento del minore agli stessi Servizi, ancora non si abbiano certezze di quando il bambino potrà rientrare in famiglia.
Una denuncia che l’avv. Marco Valerio Verni sta portando avanti  non soltanto a livello giudiziario ma anche attraverso la compiuta azione politica di un consigliere di Borgo a Buggiano, Giacomo Grifò, intento a scoprire come vengono effettivamente spesi i soldi pubblici destinati ai servizi sociali.
Il legale non esclude, però, la possibilità di un ricorso alla Corte Europea di Strasburgo, forti anche della recente sentenza Lombardo che ha evidenziato, in modo imbarazzante, l’inadeguatezza dei nostri tribunali minorili nonché degli stessi servizi sociali, specificando che, nelle questioni di diritto di famiglia, andrebbe sempre garantita l’adeguatezza delle misure adottate dalle autorità e la loro rapidità di esecuzione.

Associazione DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS
Sede Legale:  Via Dacia n. 18 - 00183 Roma
C.F.  97600100586
e-Mail:  b.cerusico@donneperlasicurezzaonlus.it
Tel. 388.1797.411

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giovedì 10 gennaio 2013

Roma, bimba separata dalla mamma denunciata consulente del Tribunale

Non sarebbe stata imparziale e obiettiva nelle sue valutazioni
da IL MESSAGGERO - Articolo completo qui
ROMA - La consulente d'ufficio del Tribunale per i minorenni di Roma, Marisa Togliatti Malagoli, è stata denunciata alla Procura di Roma per operato «illecito ed illegittimo» nell'ambito di una perizia psicologica che ha svolto nel caso di una bimba contesa fra genitori. 
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