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venerdì 13 maggio 2016

Ultime da Alimenti & Bevande

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OLIO DI PALMA, PRESENTI SOSTANZE GENOTOSSICHE E CANCEROGENE
Efsa
I contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell' olio di palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati, danno adito a potenziali problemi di salute.
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BIOLOGICO: AUTORIZZATE 39 NUOVE SOSTANZE
Sinab
È stato pubblicato in Gazzetta il regolamento di esecuzione (UE) 2016/673 della Commissione, del 29 aprile 2016, che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli.
I SEMI DI ALBICOCCA COMPORTANO RISCHI DI AVVELENAMENTO DA CIANURO
Efsa
Nei semi di albicocca è presente un composto di origine naturale, chiamato “amigdalina”, che si trasforma in cianuro una volta ingerito.
LOTTA ALL'INTOSSICAZIONE ALIMENTARE DA CIGUATOSSINA:
GLI SCIENZATI EUROPEI UNISCONO LE FORZE
Efsa
Sta prendendo forma un progetto di cooperazione in materia d' intossicazione alimentare da ciguatossina che coinvolgerà 13 organismi di sei Stati membri oltre all'Efsa
> EVENTI
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GESTI.PRO.BIO
Roma, 19/05/2016
Obiettivo dell'incontro è presentare il manuale di orientamento per la diffusione e la corretta applicazione del metodo di produzione biologico.
VETMARE 2016
Ischia (NA), 25/06/2016 - 02/07/2016
L' incontro, dal titolo “Animal Welfare: le attività di Sanità Pubblica Veterinaria”, è organizzato in 3 moduli distinti, ognuno della durata di due giornate.
IV FORUM FOOD & MADE IN ITALY
Milano, 28/06/2016
Tra i temi affrontati anche l'etichettatura e le nuove tutele per il consumatore.
SANA
Bologna, 09-12/09/2016
Il salone internazionale del biologico e del naturale.
> FOCUS SU
PACKAGING: LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ
Il packaging per i prodotti alimentari si è evoluto molto negli ultimi anni, grazie ad accorgimenti presi dai produttori per rispondere in maniera adeguata ai cambiamenti normativi, alle nuove indicazioni dei clienti e alle richieste dei consumatori.
Una delle sfide più attuali del settore è la sostenibilità.  Per ridurre al minimo l’impatto della produzione di un imballaggio sull’ambiente, l’attuale scenario produttivo richiede di intervenire progettando in maniera sostenibile tutto il ciclo di vita del prodotto finito. 
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Il Life Cycle Assessment (LCA) è il processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l'identificazione e la quantificazione di:
• consumi di materia;
• energie ed emissioni nell'ambiente;
• identificazione e valutazione delle opportunità per diminuire gli impatti ambientali.
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La progettazione del prodotto, l’elemento fondamentale dal quale partire per minimizzare gli impatti ambientali di ogni fase del suo ciclo di vita, deve porre attenzione a:
• la scelta delle materie prime;
• i processi di realizzazione e finitura necessari durante la fase di produzione;
• la scelta della tipologia e della quantità degli imballaggi;
• le soluzioni per ottimizzare la logistica e ridurre gli impatti dovuti al trasporto;
• la possibilità di riutilizzare il prodotto tal quale, di disassemblarlo con facilità, separando i diversi tipi di materiale e, infine, di riciclare i materiali recuperati attraverso le infrastrutture presenti sul territorio.
Collegato alla sfida della sostenibilità, è anche l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare (food waste). L’individuazione dell’importante ruolo dell’imballaggio in carta e cartone nell’intera filiera agroalimentare ha portato Comieco – Consorzio nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica ad agire in prima linea nello sviluppo e nell’attivazione di progetti per la riduzione del food waste, coinvolgendo produttori, consumatori e mondo della ricerca: dal vademecum per utilizzare al meglio le informazioni riportate sulle confezioni (e le confezioni stesse) e preservare la conservabilità dei prodotti ai seminari tecnici  organizzati in collaborazione con le università italiane e rivolti al comparto dell’imballaggio in carta e cartone.
Anche una recente inchiesta di Waste Watcher, l’Osservatorio permanente sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane, ha portato il packaging in prima linea nella lotta allo spreco alimentare.
Come affermato dal curatore Maurizio Pessato, “l’85% dei consumatori è consapevole dell’importanza dell’imballaggio rispetto alla conservazione o deperibilità del prodotto, per il 64% il packaging è addirittura “indispensabile” e il 93% dichiara di scegliere l’imballaggio sulla base della sua funzionalità oppure della possibilità di riutilizzo (90%). Ma c’è di più: il 56% dei consumatori – più di un italiano su 2 – ha dichiarato di essere disposto a pagare qualcosa di più per avere imballaggi che aumentino la probabilità di utilizzo del prodotto, riducendone di conseguenza lo spreco”. 

www.studiostampa.com

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